MOSCA - Mentre le diplomazie aspettano di vedere alla prova dei fatti l’iniziativa di pace di Donald Trump, la Russia intensifica gli attacchi sull’Ucraina. Per la prima volta in oltre due mesi Kiev è stata sottoposta a un bombardamento combinato di droni e missili, con la popolazione costretta a rifugiarsi nelle stazioni della metropolitana. 

Mentre il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha respinto l’ipotesi di uno stop alle ostilità sull’attuale linea del fronte e i servizi segreti ucraini hanno rivendicato l’uccisione a Sebastopoli, in Crimea, di un ufficiale accusato di avere ordinato in passato altri raid missilistici su varie città.  

Le parole di Lavrov suonano come una doccia gelata sugli sforzi di pace del presidente eletto americano, che secondo Fox News si appresta a nominare un inviato speciale per i negoziati tra Mosca e Kiev. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca, ha detto il capo della diplomazia russa, probabilmente non cambierà l’approccio degli Usa al conflitto, perché l’obiettivo di Washington rimarrà quello di “indebolire la Russia”.  

Ma Lavrov ha anche inviato un messaggio più concreto, e non necessariamente contrario alle trattative, entrando per la prima volta nel merito delle proposte che i media occidentali hanno attribuito a Trump. Tra cui appunto il congelamento delle ostilità lungo l’attuale linea di contatto. Mosca è contraria, ha affermato il ministro russo, perché ciò significherebbe riproporre “gli accordi di Minsk in una nuova confezione, o anche peggiore”. 

Nel frattempo, Kiev e altre sette regioni sono state investite dai nuovi raid russi. Gli attacchi coincidono con la visita a Bruxelles del segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha promesso “una risposta ferma” al coinvolgimento di truppe nordcoreane al fianco di quelle russe. Il Dipartimento di Stato ha detto che sono oltre 10.000 i soldati inviati da Pyongyang in Russia - un trasferimento non smentito da Mosca - e che la maggior parte “ha iniziato a impegnarsi in operazioni di combattimento” insieme ai russi contro le forze di Kiev che da oltre tre mesi occupano una piccola porzione della regione di Kursk.  

Oltre che nel respingere gli ucraini dal proprio territorio, Mosca sembra intenzionata ad espandere l’offensiva nelle regioni orientali ucraine per presentarsi ad eventuali negoziati in una posizione di forza. Ma alcuni blogger militari segnalano avanzate anche nella regione di Zaporizhzhia, più ad ovest. Il ministero della Difesa ha riferito della conquista di un altro villaggio, Rivnopil, situato nella regione di Donetsk ma in direzione ovest, verso l’oblast di Zaporizhzhia, appunto.  

I servizi segreti militari ucraini (Sbu) hanno intanto assunto la paternità dell’attentato in cui è stato ucciso un ufficiale della flotta russa del Mar Nero, saltato in aria oggi con la sua auto a Sebastopoli, nella Crimea annessa alla Russia. Secondo diversi blogger russi, il militare, Valery Trankovsky, è stato in passato comandante della 41/a Brigata delle navi e imbarcazioni portamissili. E in tale veste, ha detto una fonte dell’Sbu all’agenzia Ukrinform, ha ordinato vari bombardamenti su città ucraine, tra cui Vinnytsa, dove nel luglio del 2022 furono uccise oltre 20 persone. Pertanto, ha aggiunto la fonte, l’ufficiale era un “un obiettivo legittimo secondo le leggi di guerra”. Il Comitato investigativo russo ha detto di aver aperto un’inchiesta per quello che ha definito “un atto terroristico”.  

Un altro ufficiale di Marina russo, Stanislav Rzhitsky, anch’egli accusato dagli ucraini di aver preso parte al bombardamento di Vinnytsa come comandante di un sottomarino, era stato ucciso nel luglio del 2023 con otto colpi di pistola mentre faceva jogging in un parco di Krasnodar. Il mese scorso un cittadino ucraino è stato condannato a 25 anni di reclusione come esecutore materiale dell’omicidio.