RABAT - Il Marocco registra un caso di vaiolo delle scimmie nella città turistica di Marrakech, il primo in tutto il Nord Africa da quando l’Oms ha decretato l’emergenza internazionale. La conferma arriva dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, Africa Cdc, dopo la segnalazione del caso da parte del ministero della Salute di Rabat. Con il Marocco, sono 15 gli Stati membri dell’Unione Africana ormai coinvolti nell’epidemia continentale di Mpox, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie. 

Il paziente 32enne di Marrakech “è risultato positivo e sta ricevendo cure”, ha affermato l’Africa Cdc. “Le autorità marocchine hanno attivato le operazioni di emergenza, schierato un team di risposta rapida e avviato indagini epidemiologiche e tracciamento dei contatti”, sottolinea la dichiarazione. 

Il ministero della Salute marocchino ha affermato separatamente che il paziente stava ricevendo cure presso un centro medico specializzato a Marrakech ed era “in condizioni di salute stabili che non danno motivo di preoccupazione”. Finora, nessuna delle persone entrate in contatto con il paziente mostra sintomi, ha aggiunto il ministero.  

I dati dell’Africa Cdc mostrano che la maggior parte dei casi si trova nell’Africa centrale: dall’inizio dell’anno sono stati segnalati 724 decessi e 26.544 casi nei 15 Paesi interessati, 5.732 dei quali sono stati confermati. 

Causato da un virus trasmesso all’uomo da animali infetti, il vaiolo delle scimmie può anche essere trasmesso da uomo a uomo attraverso uno stretto contatto fisico. A volte mortale, provoca febbre, dolori muscolari e grandi lesioni cutanee simili a foruncoli. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato un’emergenza internazionale il 14 agosto, preoccupata per l’ondata di casi del nuovo ceppo Clade 1b nella Repubblica Democratica del Congo che si è diffuso nelle nazioni vicine.