MELBOURNE - I legali della parlamentare liberale del Victoria, Moira Deeming, hanno avviato una procedura di bancarotta nei confronti dell’ex leader dell’opposizione statale, John Pesutto, per non aver rispettato la scadenza imposta dal tribunale federale per il pagamento di 2,3 milioni di dollari in spese legali.
La decisione segue una sentenza del dicembre scorso con la quale il tribunale ha stabilito che Pesutto ha diffamato più volte Deeming, insinuando falsamente che simpatizzasse con gruppi neonazisti.
Il preavviso di bancarotta dà a Pesutto 21 giorni per saldare il debito residuo, trovare un accordo o affrontare la bancarotta. L’ex leader ha versato finora 300mila dollari di danni e 15mila di interessi nelle tasche di Deeming, ma restano scoperte le spese legali.
Un’eventuale bancarotta lo renderebbe ineleggibile, costringendolo a lasciare il seggio di Hawthorn, detenuto con un margine sottile dell’1,74%.
Pesutto ha confermato sulla piattaforma X l’emissione dell’avviso e ha dichiarato: “Farò tutto il possibile nei prossimi 21 giorni per pagare l’importo dovuto”.
Deeming, dal canto suo, ha definito la decisione “dolorosa ma necessaria”, spiegando che lo scopo è semplicemente quello di rimborsare a sua volta un prestito contratto per sostenere le spese legali.
Intanto, la Cormack Foundation, braccio finanziario del Partito liberale, è sotto pressione per intervenire con un prestito a favore di Pesutto, anche se finora ha mostrato riluttanza.
L’ex premier liberale Jeff Kennett ha criticato duramente il partito per non aver sostenuto il suo ex leader: “Anche se gli offrissero un prestito, sarebbe indebitato a vita. Ma la sua famiglia non merita questo”.
Deeming ha commentato: “Nessuno è al di sopra della legge”.