ROMA - Atreju torna a occupare la scena politica romana con un’edizione che si preannuncia la più lunga e ricca di sempre. Inaugura sabato 6 dicembre, ai piedi di Castel Sant’Angelo, l’evento con cui Fratelli d’Italia mette in scena fino a domenica 14 dicembre la sua tradizionale kermesse, definita “di parte, ma non di partito”.

Ministri, leader di maggioranza e opposizione – tutti, tranne Elly Schlein –, figure dello spettacolo, dello sport e del mondo ecclesiastico popoleranno un calendario fitto di incontri, dibattiti e interviste. Il titolo scelto, Sei diventata forte – L’Italia a testa alta, vuole sintetizzare, secondo gli organizzatori, la ritrovata autorevolezza del Paese sotto il governo guidato da Giorgia Meloni.

L’atmosfera è quella del “villaggio di Natale” che negli anni è diventato un marchio di fabbrica della manifestazione: un grande albero illuminato, stand e la pista di pattinaggio gratuita – salvo il noleggio dei pattini – animeranno lo spazio antistante il mausoleo di Adriano. 

Sul palco l’alternanza di voci e protagonisti della politica nazionale e internazionale, fino alla chiusura del 14 dicembre affidata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Al suo fianco interverranno gli altri leader della coalizione: Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa. Come anticipato nei giorni scorsi, l’ospite d’onore di quest’anno sarà Abu Mazen, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, atteso per il 12 dicembre.

Una scelta forte, viste le tensioni in Medio Oriente, e un elemento che darà inevitabilmente un taglio internazionale alla manifestazione. Sullo stesso fronte si colloca la presenza di Rom Braslavski, cittadino israeliano sequestrato da Hamas nel 2023, che racconterà la propria esperienza in un’intervista curata da Maurizio Molinari.

Tra gli appuntamenti più attesi figura, per la giornata di oggi, il duello verbale tra Gianfranco Fini e Francesco Rutelli, protagonisti di storici confronti politici. Domani, 9 dicembre, previsto un dibattito dedicato a Pasolini e Mishima, con la partecipazione della ministra Eugenia Roccella. Mercoledì 10 sarà il giorno dell’incrocio tra politica e spettacolo, con Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier, seguiti dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. 

Da giovedì in poi si entrerà nel vivo dei temi politici più sensibili: il ministro Carlo Nordio affronterà la riforma della giustizia, Anna Maria Bernini discuterà di università e ricerca, mentre Alfredo Mantovano si concentrerà sul tema delle dipendenze.

La giornata si arricchirà con l’intervista al commissario europeo Raffaele Fitto, il panel sui deepfake con Arianna Meloni, Raoul Bova e Francesca Barra e l’incontro dedicato al lavoro con la ministra Marina Calderone e i principali leader sindacali. Il venerdì sarà segnato dai grandi temi geopolitici: oltre a Mazen, si parlerà dei rapporti Italia-Cina, di criminalità organizzata, e ci sarà un confronto diretto tra Guido Crosetto e Marco Travaglio.

Per la giornata di sabato sono attese le opposizioni, con Riccardo Magi, Matteo Renzi, Carlo Calenda, Angelo Bonelli e Giuseppe Conte che animeranno una serie di dibattiti su riforme istituzionali, sicurezza urbana e politica estera. La vigilia della chiusura vedrà infine un susseguirsi di ministri e personalità del mondo civile e sportivo. 

Matteo Piantedosi dialogherà con colleghi europei sui trafficanti di esseri umani; i presidenti di Regione discuteranno con il ministro Schillaci di sanità; Zuppi e Locatelli si confronteranno sul welfare; mentre Buffon e la nuotatrice Carlotta Gilli affiancheranno il ministro Abodi prima dell’intervento di Francesco Lollobrigida.

A coronare il programma, l’intervista di Enrico Mentana al presidente del Senato Ignazio La Russa e la premiazione dei due allenatori delle nazionali di volley, Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco.