BUENOSA AIRES - Il Circolo Giuridico d’Argentina rafforza il suo impegno per la promozione della cultura della legalità con il lancio di un nuovo corso di aggiornamento giuridico Italia-Argentina, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salvador (Usal).
La presidente del Circolo, Malena Errico, funzionaria della Camera federale di cassazione penale e docente, spiega che questa iniziativa “offre un panorama dinamico e attuale sulla realtà giuridica italiana, con tematiche centrali per formare professionisti in un contesto globalizzato: diritto internazionale dei diritti umani, diritto europeo, compliance, giustizia penale, cultura giuridica e intelligenza artificiale”.
Il corso prenderà il via questo mese e si svolgerà interamente online, offrendo così la possibilità di partecipare a studenti e docenti della Usal, sia della sede di Buenos Aires, sia del campus di Pilar.
Il programma, che prevede una certificazione universitaria al termine del percorso, sarà tenuto in lingua spagnola, con un’introduzione alla terminologia giuridica italiana, offrendo così un approccio internazionale e specialistico.
Questo percorso formativo si distingue per la partecipazione di professori provenienti da storiche università italiane e istituzioni come l’Ordine degli avvocati di Macerata.
“Non è solo trasferimento di contenuti, ma costruzione di ponti accademici e culturali che collegano secoli di tradizione giuridica con le sfide di oggi – afferma Errico –. Come dico ai miei studenti: immaginiamo di essere teletrasportati in un ateneo del 1300 e di avere lezioni da illustri professori di quelle storiche istituzioni”.
Il corso si inserisce nel lavoro che il Circolo Giuridico porta avanti nella diffusione del modello antimafia italiano, sviluppato a partire dalle esperienze di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Siamo stati coordinatori giuridici del primo progetto europeo per replicare questo modello in Argentina”, ricorda Errico.
L’istituzione sostiene un progetto di legge per il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi (sul modello di un’analoga legge italiana) e programmi educativi sulla legalità nelle scuole e università della comunità italo-argentina. Lo scorso anno ha lavorato con la scuola italiana Cristoforo Colombo, organizzando incontri, spazi di discussione e scambi online con altre scuole in Italia.
Quest’anno il Circolo sta estendendo la sua rete di cooperazione in America Latina e in Spagna, creando nuove alleanze con università e professionisti in Brasile, Paraguay, Cile, Colombia e Perù, “perché i fenomeni criminali sono transnazionali e richiedono risposte coordinate”, sottolinea la presidente.
Un altro aspetto all’avanguardista del corso con la Usal è l’attenzione all’impatto delle nuove tecnologie sul diritto. “Affrontiamo i rischi della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale con un approccio critico ed etico – sottolinea Errico –. Prendiamo ispirazione dall’Appello di Roma per una IA etica, il progetto interreligioso del Santa Sede, integrando una riflessione che mette al centro l’essere umano”.
Il corso si presenta quindi come uno strumento di crescita non solo professionale, ma anche personale: un vero spazio per ripensare il ruolo del diritto nel mondo contemporaneo. “Oltre a essere una proposta di altissimo livello accademico, rappresenta un impegno etico per il futuro del diritto e delle nostre istituzioni democratiche”, sottolinea la professoressa.
“Vogliamo formare professionisti dotati di strumenti solidi, ma anche di coscienza critica, sensibilità sociale e senso di responsabilità istituzionale”, aggiunge Errico, concludendo con un messaggio forte: “In un’epoca segnata dalle sfide della criminalità organizzata, dell’esclusione sociale e della digitalizzazione incontrollata, è urgente preparare giuristi capaci di agire con competenza, umanità e una visione internazionale”.
Per ulteriori informazioni e per completare l’iscrizione è possibile scrivere a juridicas@usal.edu.ar.