Lo scorso 22 luglio i membri del The Sicilian Association of Australia (TSAA) hanno celebrato il quattordicesimo anniversario dalla sua fondazione, riunendosi presso l’iconico salone dei ricevimenti del San Remo Ballroom, a Carlton North.
Il locale, amatissimo dalla comunità italiana, ha vissuto numerosi cambiamenti sin dagli anni ’60, quando il cinema fu trasformato in un locale da ballo. Le generazioni d’oro dunque ricordano con nostalgia le serate danzanti in cui le note di Adriano Celentano, Little Tony, Patty Pravo e Rita Pavone riempivano le notti del sabato.
La serata del The Sicilian Association of Australia ha celebrato dunque i ricordi dei dolci tempi andati. Tra i presenti, si annoverano i presidenti di club e associazioni, oltre che i personaggi di spicco dell’imprenditoria, commercio e delle arti nostrane.
Nel suo intervento Carlo Corallo, presidente dell’Associazione, ha salutato i partecipanti, rivolgendo un particolare benvenuto al console generale d’Italia a Melbourne, Hanna Pappalardo e al presidente del Com.It.Es di Melbourne, Ubaldo Aglianò.
Tra gli altri ospiti di riguardo erano presenti Gianni Croce e Sam Cantone, e i colleghi componenti del comitato del TSAA, Deanna Zammit, Emma La Rosa, Marco Cimino, Rosa Vocale, Frank Vitale, Carmela Corallo, David Seymour, Jo Bellofiore e Pat Cutri.
Dopo una breve introduzione sull’obiettivo dell’Associazione di promuovere la cultura siciliana in Australia, il presidente ha tenuto a ringraziare gli emigrati siciliani per il loro straordinario contributo. A tal proposito ha annunciato inoltre che l’Associazione ha in programma il lancio di un nuovo progetto, “Ordinary People, Extraordinary Stories”, allo scopo di documentare le storie dei molti siciliani in Australia.
“Prossimamente – ha affermato il presidente Corallo – avremo intenzione di dimostrare l’operato di tanti migranti siciliani che, con perseveranza, coraggio, amore e senso della famiglia, hanno insegnato moltissimo alle nuove generazioni”.
“E, ancora – ha continuato –, un esempio di testimonianza concreta è quella di Carmelo e Pina Vitale che, dopo aver lasciato Ragusa nel lontano 1948, con numerose difficoltà hanno dato vita a un’attività di sartoria italiana, nella quale hanno mostrato non solo il loro indiscutibile talento, ma anche le loro origini, di cui sono tuttora estremamente fieri. Nel corso degli anni di attività commerciale, l’attività si è distinta come importante punto di riferimento per le generazioni che in seguito scelsero di approdare a Melbourne. Storie come questa rendono migliori tutti, anche la società australiana”.
Ha poi preso la parola la console generale d’Italia a Melbourne, Hanna Pappalardo, che ha ribadito le sue origini siciliane da parte paterna, citando il celebre scrittore Andrea Camilleri.
“Camilleri è stato un autore geniale – ha aggiunto –, protagonista di alcune tra le più importanti pagine della letteratura italiana. Ha eccelso anche come produttore, regista e sceneggiatore televisivo”. La Console ha quindi ripercorso in breve una parte della storia della Sicilia, dominata per secoli da popoli stranieri, tra cui cartaginesi, greci, popolazioni barbariche come vandali e ostrogoti, arabi e bizantini”.
“Ancora oggi – ha concluso – sono numerosi i termini stranieri presenti nei differenti dialetti siciliani, proprio per la contaminazione linguistica conseguente ad anni di dominazione”.
L’evento ha visto poi un nuovo intervento del presidente Corallo, che ha parlato della nascita della sua associazione e in quale contesto si è formata.
“L’idea ci giunse su suggerimento della Regione. Nel tentativo di coinvolgere le nuove generazioni nel contesto della cultura siciliana, abbiamo cercato di dare vita ad alcune opportunità, come la messa a disposizione di tre borse di studio per gli studenti d’architettura della Deakin University. I ragazzi hanno partecipato dunque a un concorso atto a ideare un progetto per abbellire il lungomare di Marina di Ragusa, in Sicilia. L’iniziativa, rivelatasi un vero e proprio successo, ha quindi permesso di instaurare ottimi rapporti di collaborazione tra le istituzioni australiane e quelle siciliane”, ha dichiarato.
“Così il 24 ottobre 2010 - ha proseguito - è stata inaugurata un’organizzazione denominata The Sicilian Association of Australia alla cui presidenza sedeva il giudice della Corte suprema del Victoria, Tony Pagone, di origini catanesi. All’interno del comitato sono poi stati creati numerosi gruppi di lavoro, che si differenziavano per tematiche e interessi. Come, ad esempio, il potenziamento degli aspetti culturali, piuttosto che artistici o musicali. E, ancora, altri temi, quali la letteratura, la cucina, l’agriturismo, lo studio della lingua siciliana e tanto altro”, ha aggiunto.
“Abbiamo ancora molta strada da fare. Occorre infatti iniziare a collaborare con club e associazioni culturali, continuando a promuovere la nostra associazione”, ha concluso.
La serata quindi è proseguita tra musica, canti, balli e tanto divertimento, nonostante i partecipanti fossero in numero minore rispetto a qualche decennio fa, quando centinaia di giovani si riunivano per incontrarsi, ballare e, a volte, anche trovando la propria dolce metà.