BUENOS AIRES - I residenti dell’Ospedale Garrahan hanno organizzato una manifestazione presso l’Obelisco di Buenos Aires per protestare contro la precarietà salariale e la mancanza di risposte concrete da parte del governo.

Durante l’evento, medici, infermieri e personale sanitario hanno acceso candele come simbolo della loro richiesta di una migliore remunerazione e condizioni lavorative.  

L’Ospedale Garrahan, inaugurato nel 1987 a Buenos Aires, è considerato il principale centro pediatrico dell’Argentina e uno dei più importanti dell’America Latina. 

Attualmente, i medici percepiscono uno stipendio netto di circa 797.000 pesos al mese. Per fare un confronto, gli impiegati del commercio (commessi o amministrativi) in Argentina guadagnano attualmente uno stipendio netto tra i 912.000 e i 1.078.000 pesos, a seconda della categoria contrattuale. Questo significa che un medico guadagna, oggi, meno di un impiegato per il quale non è richiesta la formazione universitaria: uno stipendio che arriva a stento a fine mese. 

Domenica, il governo ha annunciato sui social dell’ospedale un aumento a 1.300.000 pesos lordi a partire dal 1º luglio, ma la misura è stata accolta con cautela e polemica. 

Il comunicato, privo di data, destinatari e timbri istituzionali, non è stato firmato da nessuna autorità, ma è stato subito ripubblicato dal governo nazionale, nonostante non fosse stata fatta nessuna proposta formale.  

Oggi l’Assemblea dei medici del Garrahan ha fatto sapere che ieri è solamente stata comunicata l’assegnazione di un bonus di 300.000 pesos (a partire dal 1º luglio), proveniente dal bilancio dell’ospedale. “In altre parole, la nostra busta paga rimane invariata. Di fronte a tale comunicazione, dopo un ampio dibattito, l’Assemblea ha deciso di proseguire con le misure già adottate”, dice il comunicato.  

Il bonus risulterebbe, infatti, escluso da contributi previdenziali, tredicesima e futuri adeguamenti salariali. 

In quanto alle polemiche per le vie di comunicazione utilizzate dal governo (annunci sui social e non comunicati ufficiali) i sanitari hanno ribadito che il loro stipendio “dipende esclusivamente dal ministero della Salute della Nazione e rinnoviamo la nostra disponibilità a mantenere aperto il dialogo con tale istituzione”. Il messagio si è concluso con un ringraziamento “per il sostegno ricevuto dalla società e dalla comunità ospedaliera”. 

I medici rilanciano la richiesta di un aumento salariale immediato, “coerente con la loro formazione, la complessità delle attività e l’elevata responsabilità professionale”, sottolinenado che, senza un adeguato riconoscimento economico, la qualità dell’assistenza ai pazienti è a rischio. 

“Il pronto soccorso è chiuso, si accettano solo casi urgenti, oltre a una sala di cure intermedie e moderate (SIM 63)”, spiega un barelliere del Garrahan, presente alla protesta di ieri sera. “La chiave di tutto sono i medici specializzandi – aggiunge –. Se non ci sono gli specializzandi, l’ospedale non funziona. Ci sono medici strutturati, ma non sono sufficienti per assistere l’alto numero di pazienti che si rivolgono all’ospedale. Per questo si è deciso di chiudere il pronto soccorso: per evitare situazioni di rischio per i pazienti e poter assistere al meglio chi è già ricoverato”. 

Anche per i barellieri, racconta a Il Globo, così come per il resto dei dipendenti dell’ospedale, medici inclusi, è ormai un anno che il salario è praticamente bloccato, nonostante l’inflazione non si sia fermata: nonostante il rallentamento, infatti, continua a crescere con costanza .  

Gli stipendi non aumentano dalla fine del 2024, mentre l’inflazione -  secondo i dati ufficiali - si attesta tra il 2 e 3% mensile. Questo comporta una perdita del potere d’acquisto di circa un 15% dall’inizio dell’anno, per il personale sanitario dell’ospedale infantile più importante del Paese. 

Tantissimi sono i genitori di piccoli pazienti che si sono recati all’Obelisco, in solidarietà verso i medici che hanno salvato la vita dei loro figli. Le storie si assomigliano tutte: famiglie di ogni tipo e situazione economica, che affrontano malattie rare e difficili, si sono recate al prestigioso centro pediatrico come ultima spiaggia. E lì hanno trovato speranza. 

Il Garrahan è una struttura pubblica di alta complessità, specializzata nella diagnosi e cura di bambini e adolescenti affetti da patologie gravi o complesse, ed è un punto di riferimento non solo a livello nazionale, ma anche per molti altri Paesi della regione. 

Dotato di reparti d’eccellenza – dalla terapia intensiva neonatale alla chirurgia pediatrica, dall’oncologia alla neurologia, fino ai trapianti – il Garrahan si è sempre distinto per l’elevato livello di specializzazione e per l’utilizzo di tecnologie mediche all’avanguardia.  

Allo stesso tempo, svolge un ruolo fondamentale nella formazione dei medici specializzandi e nella ricerca scientifica, contribuendo in modo significativo all’innovazione in campo pediatrico. 

Ogni anno accoglie migliaia di pazienti provenienti da tutto il Paese, garantendo cure ad alta complessità ai bambini, indipendentemente dalle condizioni economiche delle famiglie. Per questo motivo, il Garrahan rappresenta anche un simbolo della sanità pubblica argentina e della sua missione di equità e accesso universale alla salute.