WASHINGTON - Il presidente ha raddoppiato, da duemila a quattromila, il numero dei riservisti inviati a Los Angeles, a cui ha aggiunto settecento marines. Tutto questo, accusa il governatore Gavin Newsom, in violazione della Costituzione, perché deciso senza il consenso delle autorità locali.
Trump non solo ha ribadito la bontà della sua decisione, ricordando che “se non fosse per l’intervento della Guardia nazionale la città sarebbe stata ridotta in cenere”, ma ha minacciato di inviare l’esercito in tutte le città d’America che protesteranno contro i raid antimmigrati.
“Manderemo la Guardia nazionale ovunque – ha avvertito – e useremo una forza uguale e maggiore” a quella impiegata a Los Angeles. La California vuole limitare l’uso dei militari mentre Trump appare deciso ad andare allo scontro. I giornalisti al seguito continuano a chiedergli se intenda invocare l’Insurrection Act, una legge del 1807 che consente l’utilizzo dell’esercito per sedare le rivolte interne, e lui non l’ha escluso: “Se ce ne fosse bisogno – ha detto – la invocherei”.
Il tycoon, infatti, continua a usare sempre più di frequente il termine “insurrezionalisti”, un drastico passaggio lessicale che potrebbe giustificare il ricorso ai pieni poteri perché l’insurrezione è uno dei casi previsti di emergenza nazionale per cui si può ricorrere all’impiego di soldati.
Nel mezzo delle tensioni in alcune aree di Los Angeles, dove da cinque giorni la gente in strada protesta contro i raid dell’Ufficio immigrazione, lo scontro tra Newsom e Trump si fa più duro anche in tribunale. Il governatore ha annunciato l’avvio di una seconda causa legale, stavolta per l’invio di marines considerato “incostituzionale”. La prima riguardava il dispiegamento della Guardia nazionale. La California, quindi, ha chiesto a una corte federale di bloccare in via d’urgenza l’utilizzo del governo di marines e Guardia nazionale nell’area di Los Angeles.
Alle tensioni si aggiungono dichiarazioni contraddittorie che vengono smentite dai diretti protagonisti. Il presidente ha dichiarato ai giornalisti di aver parlato con Newsom e di avergli detto di “fare meglio il proprio lavoro”, ma il governatore ha negato ci sia stata una telefonata. “Neanche un messaggio telefonico”, ha aggiunto il governatore con un post su X.
Intanto la città della California si avvia verso un’altra giornata di tensione. I militari sono schierati a protezione degli edifici federali e del centro di detenzione immigrati. La sindaca, Karen Bass, ha accusato il governo di “aver portato il caos”. “Eravamo in grado – ha spiegato – di gestire da soli la situazione, ma Washington ha rovinato tutto”. Bass ha anche confermato che “i vandali saranno perseguiti e incriminati”.
Durante un discorso nella base militare a Fort Bragg nella Carolina del Nord, Trump ha affermato che Los Angeles è stata invasa da un “nemico straniero. Non permetteremo che una città americana venga invasa e conquistata da un nemico straniero”, in riferimento alle proteste, scatenate dai raid antimmigrati.
“Quello a cui state assistendo in California - ha proseguito - è un assalto in piena regola alla pace, all’ordine pubblico e alla sovranità nazionale, portato avanti da rivoltosi che portano bandiere straniere con l’obiettivo di continuare un’invasione straniera del nostro paese”. Per il presidente americano, “milioni di immigrati clandestini sono stati autorizzati a entrare nel nostro Paese da persone stupide”. Trump ha anche detto che userà “ogni risorsa a sua disposizione per sedare la violenza e ristabilire subito l’ordine a Los Angeles.
Le proteste contro l’Immigration and Customs Enforcement (Ice), iniziate venerdì a Los Angeles, hanno scatenato manifestazioni simili in diverse città degli Stati Uniti, alcune delle quali si sono estese fino a diventare proteste contro l’amministrazione Trump. Tensioni sono segnalate in altre città, in Texas, Illinois e Massachusetts, mentre a New York i manifestanti hanno fatto irruzione nella lobby della Trump Tower, sulla Fifth Avenue, dove si trova la residenza newyorkese della famiglia Trump. Decine di arresti. Il sindaco Eric Adams, anche lui, ha promesso linea dura.
Ieri, a Manhattan, centinaia di persone hanno marciato in modo pacifico per ore, ma la situazione si è aggravata in serata, con scontri tra polizia e manifestanti che si erano radunati vicino all’edificio che ospita l’ufficio dell’Ice di New York. I video circolati sul web mostrano i manifestanti a terra mentre la polizia cerca di ammanettarli, mentre altri dimostranti lanciavano bottiglie d’acqua agli agenti.
A Chicago i manifestanti si sono scontrati con la polizia. Proteste sono scoppiate in diverse città del Texas. Lunedì la polizia di Austin ha dichiarato una protesta come assembramento illegale, utilizzando successivamente gas lacrimogeni e arrestando 13 persone. Anche a Dallas c’è stato un teso scontro tra manifestanti e polizia sempre lunedì. A San Antonio, centinaia di persone si sono radunate domenica davanti al Municipio per una protesta pacifica, ma in vista di ulteriori proteste previste per questa settimana, il governatore Greg Abbott ha annunciato l’invio della Guardia Nazionale del Texas in diverse località dello Stato.
A San Francisco due tribunali per l’immigrazione nella Bay Area hanno chiuso martedì pomeriggio a causa delle proteste, secondo una fonte vicina alla situazione. Gli attivisti hanno riferito all’Associated Press che sono stati effettuati diversi arresti, sebbene non sia stato immediatamente chiaro quale agenzia li abbia effettuati. Il Dipartimento di Polizia di San Francisco ha dichiarato di non aver effettuato arresti all’esterno dell’edificio.
I manifestanti anti-Ice si sono radunati anche a Denver, in Colorado, e hanno marciato lungo le principali arterie stradali, con la polizia che alla fine ha bloccato le strade alle loro spalle, secondo l’AP. Un portavoce del Dipartimento di Polizia di Denver ha dichiarato alla Cnn che non hanno utilizzato gas lacrimogeni, contrariamente ad alcune fonti. Altre proteste si sono svolte anche a Santa Ana, Las Vegas, Atlanta, Philadelphia, Milwaukee, Seattle, Boston e Washington, DC.