MELBOURNE - Il governo del Victoria ha chiesto radicali riforme per gli esami NAPLAN che misurano il grado di conoscenze di base degli studenti, e di conseguenza il grado d’efficienza dell’insegnamento in tutte le scuole primarie e secondarie del Paese.
I risultati relativi agli esami di quest’anno, resi noti nei giorni scorsi, hanno fatto registrare in generale che sono rimasti stagnanti rispetto agli anni precedenti per gran parte delle categorie relative all’alfabetizzazione e alle conoscenze numeriche degli studenti. Il 19% degli studenti dell’Anno 9 è risultato complessivamente insufficiente, così come il 10% di quelli dell’Anno 7. Le cose sono andate meglio per gli alunni delle scuole primarie con percentuali per l’Anno 3 e l’Anno 5 rispettivamente del 3% e del 7%.
“È evidente che gli studenti delle superiori non affrontano seriamente gli esami, dato che non ne vedono l’utilità. Dobbiamo convincerli che il NAPLAN significa qualcosa per loro. Ecco perché propongo di collegare gli esami dell’Anno 9 a un certificato di alfabetizzazione di base da poter mostrare ai datori di lavoro”, ha sostenuto il ministro dell’Istruzione del Victoria, James Merlino. Merlino ha anche proposto di far effettuare gli esami agli alunni degli Anni 4, 6 e 8: “Una modifica che a me - dice - sembra dettata dal buon senso”.
Oltre al Victoria, anche il Queensland e il NSW, proprio in queste settimane, stanno effettuando un riesame indipendente del sistema NAPLAN, che è stato difeso dal ministro federale dell’Istruzione Dan Tehan: “Non è uno strumento superato; ci ha permesso di accumulare una ricca messe di dati sull’insegnamento nelle nostre scuole. Questi ultimi risultati dimostrano che da quando questo esame è stato introdotto sono stati fatti progressi in moltissime aree, anche se c’è ancora molto da migliorare soprattutto nelle scuole superiori”.