BARI - “Dopo un’iniziale diffidenza ora sono contenti di collegarsi via Skype con le famiglie perché è come se tornassero a casa per qualche ora”.
Sono le parole della direttrice del carcere barese “Francesco Rucci”, Valeria Pirè, che nei giorni scorsi, nell’ambito delle misure di contenimento del rischio contagio da Coronavirus e la conseguente sospensione delle visite in carcere dei familiari, ha disposto i colloqui via Skype.
“Adesso abbiamo centinaia di richieste” ha raccontato la direttrice, assicurando che “nei prossimi giorni aumenteremo ulteriormente le possibilità di colloqui, attualmente limitati a una volta alla settimana per ciascun detenuto. Vedendoli parlare da remoto con le famiglie ci siamo commossi anche noi, perché in quegli schermi tornano a vedere il loro cane, le loro case, come è stato ristrutturato il bagno. Certo il contatto fisico e umano è diverso, ma in questo momento non sarebbe comunque possibile”.
Attualmente nel carcere di Bari ci sono 420 detenuti,a fronte di una capienza di 299.