BERLINO - “La Germania è molto indietro sull’inclusione scolastica rispetto all’Italia; qui le scuole speciali esistono ancora e spesso i genitori vengono spinti a scegliere questa opzione, anche se non lo vogliono davvero”. Con queste parole, Amelia Massetti, fondatrice e presidente dell'associazione Artemisia e.V. di Berlino – nonché vicepresidente del Comites della capitale tedesca – denuncia uno degli ostacoli principali che le famiglie con figli disabili devono affrontare nel sistema scolastico tedesco.
Ed è proprio questo il tema centrale del seminario organizzato da Artemisia e il Comites di Berlino, in collaborazione con la Herman-Nohl-Schule, che affronterà la questione dell’inclusione scolastica e le sfide ancora aperte.
Amelia Massetti ha raccontato, ai microfoni de Il Globo, la nascita e l’evoluzione di questa realtà, lanciata nel 2015 come iniziativa personale per sostenere le famiglie italiane con figli disabili in Germania.
Madre di una figlia con sindrome di Down, Massetti ha avviato il progetto per creare una rete di supporto tra genitori, fornendo informazioni e condividendo esperienze all’inizio in modo informale. Tuttavia, l’idea si è rapidamente trasformata in un’associazione strutturata, fondata ufficialmente nel 2016, che oggi include professionisti del settore della disabilità e organizza iniziative di sensibilizzazione e inclusione.
“Non volevamo essere un’associazione di soli italiani – ha spiegato Massetti - ma un punto di riferimento aperto a tutte le culture”.
La fondatrice di Artemisia ha evidenziato che, contrariamente all’approccio più inclusivo adottato in Italia, il sistema scolastico tedesco prevede ancora scuole speciali per studenti con disabilità. “In Italia esiste un diritto sancito dalla legge per cui qualsiasi persona con una disabilità viene accolta in una scuola e non può essere rifiutata”, ha affermato Massetti. “In Germania, invece, le scuole speciali esistono ancora e succede spesso che ai genitori venga suggerito di rivolgersi a questi ultimi, in quanto non si sentono adeguatamente ‘attrezzate’ per accogliere studenti con disabilità”.
Da sinistra, Amelia Massetti con la vicepresidente, Alice Marchetto.
In questo contesto, l’associazione si presenta come punto di riferimento per la comunità locale, favorendo l’inclusione multiculturale attraverso iniziative e progetti di vario tipo, come l’arte terapia, danza e musica.
Tra questi, il progetto Musica e Vita, che “si propone di esplorare il potenziale del linguaggio musicale per promuovere il benessere mentale e fisico delle persone. Abbiamo creato un gruppo musicale inclusivo chiamato Melodie senza confini, dove persone con e senza disabilità, di diverse culture e con differenti livelli di esperienza musicale, collaborano alla creazione di brani originali”.
Altra iniziativa promossa dall’associazione è - come anticipato in fase di apertura dell’articolo - l’evento che si terrà nelle giornate di venerdì 24 e sabato 25 gennaio. Un seminario sull’inclusione scolastica, realizzato con il Comites di Berlino in collaborazione con la Herman-Nohl-Schule, e che vedrà l’intervento di esperti come Dario Ianes e Benedetta Zagni.
“Il primo giorno consisterà in un seminario teorico, mentre il secondo giorno abbiamo organizzato un workshop pratico per fornire strumenti concreti a chi lavora con studenti con disabilità”, ha spiegato Massetti. “È fondamentale che gli insegnanti siano formati per accogliere ogni studente”.
Nonostante gli sforzi e il crescente riconoscimento dell’associazione a livello istituzionale, Massetti riconosce che il cammino verso una piena inclusione è ancora lungo. “Purtroppo esiste una forte volontà politica di mantenere le scuole speciali, anche per ragioni economiche e strutturali”, osserva. Tuttavia, Artemisia e.V continua a crescere, promuovendo progetti che non solo forniscono supporto alle famiglie, ma contribuiscono a sensibilizzare la società sull’importanza di un’inclusione reale.
“Il nostro obiettivo è costruire una comunità in cui nessuno si senta escluso e tutti abbiano la possibilità di partecipare attivamente alla vita sociale”, ha concluso Massetti.
Per maggiori informazioni sull’evento Costruire l’inclusione scolastica: difficoltà, vantaggi e azioni concrete, date un’occhiata al sito ufficiale. Per scoprire tutte le attività promosse dall’associazione, invece, collegatevi a questa pagina.