MOSCA - “Quegli idioti si fanno male con le loro stesse sanzioni”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando dei leader occidentali durante un incontro con i membri della Delovaya Rossiya (Russia degli Affari), che rappresenta migliaia di piccole e medie imprese. “Non si può avere paura di nuove sanzioni, ma bisogna essere preparati a tutto: non si può avere paura. Chi comincia ad avere paura perderà subito tutto”, ha continuato.
Secondo Putin, le maggiori economie mondiali stanno entrando in recessione solo per danneggiare la Russia: “Dobbiamo ovviamente tenerlo presente: possono fare ciò di cui parlano pubblicamente. E noi, ovviamente, dobbiamo almeno minimizzare le conseguenze negative”. I leader dei Paesi occidentali agiscono a proprio danno, ha continuato il leader russo, “sembra che non faranno mai questo o quello perché li danneggia. Ma lo fanno, quegli idioti – oh, scusatemi, vi prego”.
Gli Usa, secondo quanto dichiarato dal presidente Vladimir Putin durante l’incontro con i membri di Business Russia, continuano ad acquistare combustibile nucleare russo: “Nonostante tutto, gli Stati Uniti hanno agito in modo molto pragmatico, senza dimenticare sé stessi. Continuiamo a fornire combustibile nucleare agli Stati Uniti”, ha detto Putin. “Perché? Perché è redditizio”, ha aggiunto.
Gli Usa avevano precedentemente limitato le importazioni di uranio russo (fino al 2027 incluso) e prevedono di interrompere l’importazione di prodotti russi a base di uranio a partire dal 2028. La Russia ha risposto limitando temporaneamente le esportazioni di uranio arricchito verso gli Stati Uniti o quelle derivanti da contratti di commercio estero con persone registrate nella giurisdizione statunitense.
Le restrizioni prevedono un’eccezione: le spedizioni sono possibili in base a licenze una tantum rilasciate dal Servizio Federale per il Controllo Tecnico e delle Esportazioni. Rosatom non ha rivelato la quantità di uranio esportata nel 2023 (l’azienda statale e la sua divisione combustibili devono ancora pubblicare il rapporto del 2024), osservando solo, nel rapporto del 2023, che rappresentava il 17% del mercato globale del combustibile nucleare. Rosatom ha adempiuto pienamente a tutti gli obblighi previsti dai contratti esistenti, avendo consegnato prodotti di uranio a 33 clienti in 14 Paesi.
Gli acquirenti tradizionali rimangono America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia. Nel 2023, la Russia ha prodotto 2.700 tonnellate di uranio; l’azienda statale dispone anche di impianti di produzione in Kazakistan.
Intanto, il giornalista ucraino filorusso Yuri Podoliaka citando il sito Kp, ha scritto che sarà il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a guidare giovedì la delegazione russa ai colloqui di Istanbul sull’Ucraina. Se la notizia dovesse essere confermata, significherebbe che Putin diserterà l’appuntamento con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, cui avrebbe potuto partecipare anche il presidente americano Donald Trump.
Da parte sua, il leader ucraino Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev, ha affermato che il presidente russo è intenzionato a continuare con la guerra: “Penso che Putin non voglia che la guerra finisca, non voglia un cessate il fuoco, non voglia negoziati”. E, riferendosi all’incontro con Putin, ha assicurato: “Faremo di tutto per garantire che questo incontro abbia luogo”.
Zelensky ha chiesto di imporre un pacchetto di sanzioni più incisivo se il leader russo dovesse respingere la richiesta di un incontro in Turchia questa settimana. “Questo dovrebbe essere il pacchetto di sanzioni più forte”, ha dichiarato, aggiungendo che un eventuale rifiuto di Putin all’incontro sarebbe un chiaro segnale che non hanno intenzione di porre fine alla guerra.
Per il Kiev Indipendent, invece, gli inviati speciali del presidente Trump, Steve Witkoff e Keith Kellogg, andranno a Istanbul per possibili colloqui di pace tra Ucraina e Russia. La Tass cita il vicecapo del ministero degli Esteri russo Sergei Ryabkov, secondo il quale è previsto un nuovo round di negoziati tra Russia e Stati Uniti.
“È stato programmato, ma non ci sono date specifiche. A seconda di come andrà l’attuazione degli accordi già raggiunti con gli americani, decideremo quando sarà meglio tenere questo round in futuro”, ha detto Ryabkov, rispondendo a una domanda dell’agenzia Tass su un nuovo round di colloqui bilaterali, che avrebbe incluso anche il lavoro delle missioni diplomatiche dei due Paesi.