TEL AVIV - Sembra inasprirsi la relazione tra Washington e Tel Aviv, e non solo, o non tanto, per la presunta dichiarazione, poi subita smentita, secondo cui il presidente americano avrebbe discusso del riconoscimento dello Stato palestinese senza la presenza di Hamas durante il suo imminente viaggio in Medio Oriente.
La smentita è arrivata secca e immediata dall’ambasciatore americano in Israele, Mike Huckabee, che l’ha definita “una sciocchezza”, invitando il Jerusalem Post, il primo media israeliano a divulgare la notizia, a trovare fonti migliori aggiungendo: “Mio nipote di 4 anni, Teddy, è più affidabile”.
Huckabee ha poi affermato che il legame tra gli Stati Uniti e lo Stato ebraico è più forte che mai, assicurando che il deterioramento delle relazioni non è certamente tra i motivi per cui il capo della Casa Bianca non farà tappa in Israele durante il viaggio che lo porterà in Medio Oriente questa settimana.
“Il suo primo viaggio riguarda le opportunità economiche. È lì che si concentra - ha spiegato Huckabee -. Quello che sta facendo non è perché sta snobbando Israele”. “Ci sono quasi 200 nazioni al mondo - ha insistito l’ambasciatore - quindi ce ne sono molte in cui non è ancora andato, molte in cui non andrà subito: ha trascorso più tempo con il primo ministro israeliano che con qualsiasi altro leader mondiale. Credo che questo la dica lunga”.
Ma forse a far sentire Benjamin Netanyahu messo ai margini è stato anche l’annuncio americano di escludere Israele dal piano di distribuzione di aiuti alimentari alla Striscia di Gaza, dove il cibo scarseggia da quando Tel Aviv ha deciso di bloccare tutte le consegne, più di due mesi fa.
“Gli israeliani saranno coinvolti nel garantire la necessaria sicurezza militare, perché questa è una zona di guerra, ma non saranno coinvolti nella distribuzione del cibo o nel suo trasporto a Gaza”, ha dichiarato l’ambasciatore Mike Huckabee. La sicurezza nei punti di distribuzione sarà garantita “da appaltatori privati”, mentre l’esercito israeliano fornirà la sicurezza “a distanza” per proteggerli dai combattimenti in corso.