SYDNEY – A circa mezz’ora dal centro di Sydney, procedendo verso ovest, si incontra il Cerdon College, una scuola femminile con oltre 60 anni di storia. Le 50 studentesse dell’inizio sono diventate oggi circa 1200 e tanti sono stati i cambiamenti che l’istituto ha affrontato negli anni.
Da quasi 30 anni, Maria Barbieri-Marando è testimone dell’evoluzione del Cerdon College, dove insegna italiano e lo fa con risultati straordinari, considerato che molte delle sue studentesse raggiungono i voti più alti del New South Wales all’esame dell’Anno 12.
“Era il 1998 quando ho cominciato al Cerdon College - ha ricordato - e negli anni la demografica è molto cambiata. Oggi, almeno l’80-90% delle alunne sono di origine araba e parlano l’arabo a casa. Nonostante questo, arrivano sempre tra le prime dello Stato, il che rende il mio lavoro ancora più gratificante, considerato che sono in competizione con studenti madrelingua di altre scuole, anche molto prestigiose”.
Le ragazze spesso provengono da contesti familiari dove l’inglese non viene parlato in casa e non esiste una relazione con l’italiano, ma è grazie alla passione trasmessa dalla loro insegnante che la lingua comincia a diventare interessante da imparare e importante da coltivare.
Figlia di genitori italiani, originari della Calabria e migrati a Sydney quando erano piccoli, Maria Barbieri-Marando ha sempre sentito forte il richiamo della cultura italiana che l’ha circondata da quando è nata.
“Proprio per la forte connessione con la mia cultura, ho cominciato a studiare italiano a scuola; poi ho frequentato un corso alla Dante Alighieri e all’Università per Stranieri di Siena, dove ho trascorso circa tre mesi. Da quel momento in poi, ho sempre viaggiato molto in Italia”, ha spiegato.
In classe l’insegnante cerca di essere sempre coinvolgente: “Il mio trucco è che le alunne non sanno mai cosa aspettarsi da me, e la lingua le aiuta ad aprirsi. Ogni lezione è diversa e imparano sbagliando e mettendosi alla prova”.
L’asso nella manica per tenere vivo l’interesse delle ragazze sono i viaggi in Italia con la scuola: “Nel 2022, ricordo che una delle mie studentesse, Annalise, australiana al 100%, dopo il viaggio studio mi ha detto che mi avrebbe resa orgogliosa arrivando prima nello Stato. E così è stato”, ha ricordato Barbieri- Marando con un sorriso.
L’anno successivo è stato il turno di Diya, di origine libanese, e l’anno scorso Daniella che, pur avendo origine italiana, non parlava la lingua in casa.
Lo scorso anno scolastico, quattro studentesse hanno raggiunto i risultati migliori del New South Wales, in una classe composta da sole 10 persone. Una serie di successi che testimoniano quanto la miscela tra impegno, passione e metodo possano portare a grandi risultati.
Durante le sue lezioni, Barbieri-Marando approfondisce anche la cultura, parte integrante dell’insegnamento della lingua: “Quest’anno abbiamo seguito un po’ Sanremo, ascoltando qualche canzone. Cerco sempre di trovare cose che possano piacere alle ragazze: guardiamo video su YouTube, brevi interviste a Massimo Bottura e Jannik Sinner, ad esempio. Alle volte leggiamo degli articoli di giornale”.
Tutto con l’obiettivo di portare un po’ d'Italia in classe. Un altro elemento importante, secondo l’insegnante, è lo spirito di competizione che si crea nel gruppo, che spinge ognuna di loro a fare meglio.
Ma Maria Barbieri-Marando ha anche l’abilità di creare un’atmosfera rilassata e incoraggiante in aula, instaurando con ognuna delle studentesse una relazione basata sulla complicità e il supporto: “Lavoriamo e impariamo insieme”.
Un gruppo di 15 alunne si sta preparando ad andare in Italia nelle prossime settimane, per vivere quell’esperienza speciale che, probabilmente, convincerà le ragazze a proseguire nello studio dell’italiano e regalerà loro quella dose di entusiasmo necessaria per affrontare gli esami al meglio.
Ma, nel frattempo, si godranno 15 giorni alla scoperta delle meraviglie di Roma, Firenze, Bologna - con un corso di cucina -, Venezia, Verona, Milano e il lago di Como.