Spesso sono le cose più semplici che fanno la differenza. Anche se non fanno rumore, sono quelle che tessono i legami più forti e che scavano nel profondo della gente. Accade poi, a volte, che ci siano persone che riescono a cogliere questa importanza ed è allora che nasce la magia del voler condividere la felicità con gli altri.
È questo il caso di POI BO.., un’iniziativa nata da Silvia Hsieh e suo marito Alessandro Diamanti, capitano del Western United ed ex giocatore della Nazionale italiana (ha partecipato agli Europei del 2012, ndr), per contribuire a sostenere gli aiuti durante gli incendi in Australia del 2020, ma che sta crescendo e diventando una vera e propria filosofia di vita per diverse persone.
È indubbio che in questo ultimo periodo, infatti, la gente abbia avuto bisogno di sorridere più che mai. E così un’iniziativa che era nata in maniera un po’ casuale ha assunto molta importanza e ogni giorno diventa sempre più virale.
“Ci siamo trasferiti in Australia nell’agosto del 2019 – racconta Silvia -. A gennaio 2020 l’Australia è stata interessata da forti incendi che stavano devastando gran parte del Paese. Allora ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare per aiutare contro questa disgrazia che stava pian piano divorando il continente. Mi ha colpito come ogni singola comunità si stesse dando così tanto da fare e ho iniziato a pensare a quale potrebbe essere stato il nostro contributo, cercando di coinvolgere la nostra comunità italiana. Fare beneficenza è sempre un bel gesto, ma è altrettanto importante cercare di sensibilizzare le persone su determinati temi. In quel periodo mio marito aveva preso come abitudine di scrivere il commento POI BO.. sotto le sue fotografie, come una sorta di slogan. Ovvero, ‘cerchiamo di goderci il momento, poi quel che deve succedere, succederà’. Siccome lui è seguito da tante persone, mi è venuta l’idea di fare stampare delle magliette e altri gadget con sopra questo logo, per poi poter dare il ricavato in beneficenza e contribuire a fare fronte all’emergenza dei fuochi che in quel periodo stava divorando il Paese che ci aveva appena accolto.”
Quando Silvia e Alessandro individuano degli argomenti che gli stanno particolarmente a cuore, utilizzano le vendite di POI BO... per dare una mano. Con il tempo è diventato una vera e propria filosofia di vita per tante persone. Con l’avvento anche della pandemia, molte persone hanno sofferto di depressione e si è sentito ancora di più il bisogno di tornare a farle sorridere e cercare di farle stare il più serene possibile. “Abbiamo cercato semplicemente di trasmettere un po’ di positività – prosegue Silvia -. Noi non ci sforziamo di fare vedere quello che non siamo. Pensiamo che sia molto importante avere il giusto atteggiamento per affrontare le prove che la vita ci mette davanti. Per esempio, qualcuno può avere tantissime cose materiali, ma poi magari non riesce a godersele fino in fondo per i motivi più svariati. Altre persone, viceversa, riescono ad apprezzare cose molto meno eclatanti e riescono ad essere felici di quello che hanno. Trovano insomma il modo di essere felici con le piccole cose, di vedere il lato positivo anche dove sembra difficile e di affrontare le situazioni di conseguenza”.
Silvia ed Alessandro credono fortemente nell’importanza dei sorrisi. Infatti il loro motto è proprio “Diffondi sorrisi e positività” (Spreads Smiles and Positive Vibes). “Più si è positivi, più si riesce ad attirare il bene delle persone, più si è negativi, più accade il contrario – racconta Silvia -. Quando non ci si accontenta mai, non si è mai felici perché non si trova mai la propria soddisfazione. Noi non vogliamo avere la presunzione di cambiare nessuno, ma ci basta sapere che le persone possano riflettere su sé stessi.”
POI BO.. ha aiutato la Wildlife Victoria Organisation durante l’emergenza incendi; ha inoltre donato fondi all’Unicef per aiutare il popolo libanese a rialzarsi dopo la terribile esplosione avvenuta nella Capitale nello stesso anno.
Ma Silvia e Alessandro hanno un occhio di riguardo anche a progetti e iniziative di singole persone: “Abbiamo voluto contribuire al progetto di un libro per bambini, scritto da un padre, che ha come obiettivo di far conoscere le varie culture nel mondo e trasmettere ai più piccoli il messaggio che le diversità sono una ricchezza. La discriminazione spesso si può nascondere anche nei piccoli gesti, come piccole battute. Abbiamo voluto aiutarlo perché è un tema che ci sta molto a cuore. Un altro progetto è stato quello di aiutare un rifugio per cani, nella provincia di Ferrara, perché anche l’abbandono degli animali è un tema a cui teniamo molto”.
Silvia sottolinea che POI BO.. non è una linea di abbigliamento e mai lo sarà. I gadget che promuovono vogliono essere solo dei piccoli oggetti per ricordare alle persone di sorridere, di vivere la vita con il giusto atteggiamento e soprattutto di condividere la felicità con gli altri.
“Ci piace immaginare la nostra iniziativa come un grande contenitore pieno di sorrisi – conclude Silvia -, e questi sorrisi li regaliamo aiutando chi ne ha più bisogno, creando così una catena senza fine. Quello che cerchiamo di fare è di non rimanere indifferenti davanti alle cose e soprattutto davanti alle persone.”