BRISBANE – Il governo del Queensland è pronto a rafforzare ulteriormente la controversa normativa “adult crime, adult time”, che prevede pene per gli adulti comminate per reati commessi da minori. Questa settimana sarà presentato in Parlamento un pacchetto legislativo che includerà oltre una dozzina di nuovi reati a cui sarà applicabile questa normativa, tra cui stupro, tentato omicidio, rapina aggravata, tortura e incendio doloso.

Il premier David Crisafulli ha descritto l’iniziativa come un passo decisivo per mantenere la promessa elettorale di combattere la criminalità giovanile. “Le vittime devono venire prima e questo è solo uno dei modi in cui stiamo riportando l’attenzione sul sostegno alle vittime e sulla riduzione della criminalità giovanile”, ha dichiarato il premier in una conferenza stampa.

La riforma si inserisce nel quadro della legislazione Making Queensland Safer, il cui primo pacchetto è stato approvato lo scorso dicembre. Da allora, i minori a partire dai 10 anni possono ricevere le stesse pene massime degli adulti per 13 reati gravi, tra cui omicidio e lesioni personali gravi. È stato inoltre rimosso l’obbligo di considerare il carcere come ultima risorsa per i minori, dando ai magistrati maggiore libertà decisionale.

“Questa è una priorità per noi. Intendiamo fare in modo che questo Stato sia un po’ più sicuro per i cittadini che vi risiedono”, ha aggiunto Crisafulli.  

La ministra per la Giustizia giovanile Laura Gerber ha confermato che potranno essere applicate pene molto più dure rispetto ad oggi: “Per tentato omicidio, i minori saranno passibili della pena massima dell’ergastolo, e così anche per il reato di stupro e di incendio doloso. Per il reato di tortura, sarà applicata una nuova pena massima di 14 anni di carcere. Stessa pena massima per la rapina aggravata. Abbiamo voluto sottolineare questi reati, ma ce ne sono oltre una dozzina che verranno inclusi.”

Gerber ha ringraziato il comitato di esperti che ha contribuito alla riforma, spiegando che il gruppo ha trascorso settimane viaggiando nello Stato, visitando centri di detenzione e consultando operatori della giustizia minorile. “Il comitato ha considerato non solo la gravità dei reati, ma anche il danno causato alla comunità e alle vittime, sia psicologico che fisico”, ha sottolineato.

La decisione arriva in seguito a un grave episodio avvenuto a gennaio, in cui un ragazzo di 13 anni è stato accusato di tentato omicidio per l’accoltellamento di un dipendente di un supermercato a Yamanto, nei pressi di Brisbane. Tuttavia, le modifiche legislative non avranno effetto retroattivo e quindi il giovane non sarà soggetto alle nuove pene.

Il governo ha anche annunciato investimenti per la prevenzione e la riabilitazione, insieme con la più grande campagna di reclutamento relativo al corpo di Polizia nella storia di questo Stato.

La ministra statale della Giustizia Deb Frecklington ha descritto l’annuncio come “il prossimo passo importante nel ripristino della sicurezza della comunità”, aggiungendo: “Mentre stiamo vedendo alcuni segnali positivi da parte dei giudici nei tribunali, è importante continuare su questo percorso di riforma legislativa”. Frecklington ha inoltre precisato che i nuovi reati rappresentano solo “una parte dei suggerimenti che ci sono pervenuti per garantire che le sentenze rispecchino le aspettative della comunità”.

Tuttavia, non sono mancate le critiche. La portavoce dell’opposizione per la Giustizia, Meaghan Scanlon, ha definito le nuove leggi come “affrettate”. “Il governo dovrebbe pubblicare tutti i pareri ricevuti per dare il maggior numero possibile di informazioni su questi cambiamenti: i cittadini del Queensland hanno diritto di sapere”, ha detto.

“È importante che gli esperti del settore abbiano la possibilità di esprimersi tramite un processo parlamentare completo e corretto, cosa che purtroppo non è avvenuta la volta scorsa”, ha concluso l’esponente laburista.