BRISBANE –  Il 21 ottobre 2023 un centinaio di insegnanti si è riunito presso la scuola All Hallows’ di Brisbane, in occasione della VIII Conferenza Nazionale dei Docenti di Italiano in Australia, dal titolo ‘Educare per preservare’. 

L’evento ha rappresentato il culmine della XXIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo - quest’anno dedicata al tema “L'italiano e la sostenibilità” -, ed è stato organizzato dal Co.As.It. di Brisbane, sotto la guida dell’Amministratore Delegato Dina Ranieri e del Presidente Nereo Brezzi.

La giornata è iniziata con i saluti istituzionali dell’Ambasciatore italiano a Canberra Paolo Crudele, che ha inaugurato la conferenza con un significativo video messaggio con cui ha ribadito l’immenso valore del legame culturale tra Australia e Italia e il ruolo che quest’ultima ricopre, da sempre, nell’innovazione e nell’attenzione dedicata alla sostenibilità, in ogni campo.

È poi intervenuta la Console generale a Brisbane Luna Angelini Marinucci, che ha evidenziato l’importanza della promozione della lingua e cultura italiane in Australia, ricordando che: “La lingua costituisce il primo dei legami sociali e, come chiave essenziale di accesso al mondo e alla conoscenza, diventa chiave di volta anche per comprendere e ‘sostenere’ la cultura della sostenibilità, che è molto forte in Queensland e a Brisbane, città che si sta già proiettando all’appuntamento olimpico del 2032 in un’ottica verde”.

La Console ha proseguito fornendo alcuni dati sullo studio dell’italiano in Queensland, che viene insegnato in circa 80 scuole pubbliche e private a un totale di 17mila studenti.

“L’impegno istituzionale per la promozione linguistica in Australia, non solo in Queensland, è costante, perseverante e incisivo”, ha concluso. 

Il microfono è poi passato alla professoressa Monica Barni dell’Università per Stranieri di Siena, che, rispondendo alla domanda “L’italiano è una lingua sostenibile?”, ha presentato una panoramica dello stato attuale dell’insegnamento della lingua di Dante a livello globale, enfatizzando che:

“La condizione dell’italiano è variabile e dinamica. C’è un’alta fluttuazione nel mondo nell’interesse rispetto alle altre lingue che concorrono con l’italiano sul mercato”. Perché, ha fatto presente Barni, quello delle lingue è un vero e proprio mercato, ma “per l’italiano è mancata una politica linguistica che fosse a geometria variabile e legata ai contesti”.

L’analisi della professoressa ha messo in luce le politiche e gli strumenti giuridici che sarebbero necessari a favorire la crescita e il miglioramento delle pratiche dell’insegnamento dell’italiano, evidenziando contemporaneamente le carenze e i vuoti che richiederebbero delle correzioni.

Valentina Biguzzi, dirigente dell’Ufficio Educazione e Cultura dell’Ambasciata italiana di Canberra, ha poi proclamato il vincitore del Premio Italia (servizio a pagina 3), sottolineando come la scelta tra i 22 lavori ricevuti non sia stato un compito semplice per la giuria: “È stato difficile valutare, perché tutti gli elaborati erano estremamente originali e creativi”.

L’architetto Maurizio Corrado è intervenuto ricercando il rapporto tra immaginario e scienza, enfatizzando come le due dimensioni possano interagire in modo fruttuoso nell’insegnamento dell’italiano.

Con un racconto coinvolgente, il professore associato e coordinatore di italiano dell’Australian National University di Canberra Francesco Ricatti, ha condiviso la sua esperienza di approccio partecipativo con i suoi studenti a cui ha assegnato il compito di organizzare un evento pubblico fuori dall’ambiente universitario.

Infine, la dirigente della scuola bilingue di Sydney, Sara Villella, ha presentato le risorse che il Co.As.It. di Syndey - di cui coordina il settore istruzione - insieme a quello di Melbourne, preparano per ogni edizione di questo inserto, rispettivamente per le scuole secondarie e primarie.

Nel pomeriggio i partecipanti hanno avuto l’opportunità di partecipare a numerosi workshop, durante i quali sono stati presentati metodi innovativi da utilizzare in classe per rendere l’insegnamento dell’italiano più coinvolgente, creativo ed efficace.

Tra i relatori Matt Absalom, Tania Barbati, Sara Bologna, John Hajek, Manuela Leone, Lucia Masciullo, Michela Pellizon, Giulia Rivella, Ornella Roveda, Sara Villella e Sara Visocnik.

La VIII Conferenza Nazionale dei docenti di Italiano in Australia è stata un momento di condivisione importante per tutti i partecipanti, un’occasione per trovare nuove motivazioni, tecniche e ispirazione, allo scopo di mantenere alta la qualità dell’insegnamento della lingua italiana in Australia dove, grazie all’impegno dei docenti, degli studenti e delle istituzioni coinvolte, la lingua del Bel Paese continua a crescere e a prosperare.