OSTIA (Roma) - A Ostia la mafia c’è e quindi anche la Capitale non può essere considerata immune dall’infiltrazione pesante della criminalità organizzata.
A stabilirlo, ancora una volta dopo le condanne dello scorso febbraio arrivate per il clan Fasciani, sempre attivo sul litorale laziale, sono stati i giudici della Corte d’assise di Roma, che hanno condannato all’ergastolo i tre capofamiglia del clan Spada, Carmine Spada, detto Romoletto, Roberto Spada e Ottavio Spada, detto Marco. Sono state 17 le condanne complessive del processo per 147 anni di carcere, e i reati contestati vanno dall’associazione di stampo mafioso, all’omicidio, all’estorsione all’usura.
Per Roberto Spada quella dell’ergastolo si aggiunge alla condanna già ricevuta per l’aggressione del giornalista Rai Daniele Piervincenzi nel novembre del 2017, un evento che fece molto scalpore perché ripreso in diretta da un operatore della Rai e che dimostrò l’impunità e la tracotanza degli affiliati al clan. Quella aggressione costò però carissima a Roberto Spada e al suo clan, perché accese un riflettore sulla violenza e sul controllo del territorio di Ostia esercitata dal gruppo criminale e scatenò una decisa ed efficace reazione dello Stato.
A nemmeno due anni da quell’episodio la repressione delle forze dell’ordine sul litorale e su altre zone di Roma si è intensificata sempre di più, portando a decine di arresti contro quelli che ora anche i tribunali hanno stabilito essere vere e proprie associazioni mafiose, dagli Spada ai Fasciani fino ai Casamonica.
Fondamentale in questa lotta per ristabilire una presenza delle istituzioni sul territorio ormai infestato dai clan è stata anche la decisa presa di posizione del sindaco della Capitale Virginia Raggi, che anche ieri, come per molti dei processi avvenuti dal suo insediamento, a partire da quello per Mafia Capitale, era presente alla lettura della sentenza per rappresentare il Campidoglio.
“Questa sentenza riconosce che sul litorale di Roma c’è la mafia. Si può parlare di mafia a Roma - ha commentato Raggi uscendo dal Tribunale accanto al presidente della Commissione antimafia Nicola Morra -. Ringrazio magistratura e forze dell’ordine e soprattutto quei cittadini che denunciano la criminalità. Io sono qui per stare accanto a quei cittadini. Restituire fiducia ai cittadini onesti che per troppo tempo hanno avuto paura”.