Si tratta di vegetali raccolti prima del loro sviluppo completo, ovvero dopo la comparsa delle prime foglioline ma prima della fioritura (nello specifico tra sette e 28 giorni dopo la semina). Non sono da confondere con i germogli: oltre ad avere un sapore più intenso, vengono raccolti in un momento successivo e possono essere coltivati su uno strato superficiale di terra invece che in appositi germinatori a temperatura e umidità controllate.
Nati negli Stati Uniti, i micro-ortaggi sono impiegati in moltissimi modi sia come veri e propri ingredienti saporiti di vellutate, insalate, canapé, salse e farciture sia come elementi decorativi di piatti semplici o elaborati. Ma soprattutto sono considerati dei ‘super-food’, in quanto ricchi di preziosi nutrienti e componenti bioattivi.
Secondo alcuni studi effettuati dal dipartimento dell’Agricoltura statunitense, infatti, i microgreens contengono in media livelli cinque volte più elevati di vitamine e carotenoidi rispetto alle rispettive piante adulte. Insomma, dei veri e propri concentrati di gusto e salute.
QUALI VARIETÀ SCEGLIERE
I microgreens possono essere ortaggi, erbe aromatiche o spontanee coltivati a partire da semi di buona qualità non trattati chimicamente. Tra le varietà più popolari ci sono verdure a foglia come rucola, radicchio, scarola, lattuga, cicoria, spinaci, cavolo cinese; ortaggi come broccoli, ravanelli, cavolfiore, cavolo broccolo e cappuccio, verza, cime di rapa, carote, finocchi, aglio, cipolla, porro, cetriolo, zucca; legumi come piselli, fagioli, fagiolini, fave; erbe, quali basilico, crescione, senape, erba medica, coriandolo, erba cipollina. Ma anche cereali come grano tenero e duro, avena, mais, orzo, riso, lenticchie, amaranto e quinoa.
FACILI DA COLTIVARE
La coltivazione di micro-ortaggi non richiede competenze particolari o grandi spazi; sono sufficienti anche un balcone, una terrazza o il davanzale di una finestra. Si possono seminare in contenitori di plastica, meglio se di altezza non superiore ai 5 cm, in modo da facilitare alle radici il percorso verso l’acqua. Il fondo dei contenitori deve avere dei fori per ridurre il rischio di ristagni. Si possono quindi riutilizzare le vaschette di plastica di fragole, pomodorini o frutti rossi acquistati al mercato o in negozio.
SEMINA PASSO PER PASSO
Per prima cosa bisogna lavare bene i semi e immergerli in acqua per attivare la germinazione. Va poi distribuito nella vaschetta un terriccio misto e ricco di sostanze nutritive, lasciando un centimetro di spazio vuoto dal bordo. La semina si effettua distribuendo in modo uniforme i semi.
Per i primi giorni si consiglia di tenere inumiditi i semi con uno spruzzino. Per far germinare i semi, è necessario tenere al buio la vaschetta, ricoprendola con della pellicola e mantenendo una temperatura ideale attorno ai 20-25 gradi (dopo la germinazione i microgreens tollerano temperature leggermente più basse fino a una minima di 16 gradi) a seconda della varietà coltivata e con alti livelli di umidità (circa 80-90%).
Una volta germinati, la copertura va tolta dato che i micro-ortaggi hanno bisogno di molta luce per tutta la giornata. La fase di raccolta varia da specie a specie e può avvenire tra i cinque e i 20 giorni successivi alla germinazione. Una volta pronti, potete raccoglierli e sbizzarrirvi in cucina!