BUENOS AIRES - Con l’arrivo dell’inverno australe, l’Unione Ossolana di Buenos Aires — storica associazione piemontese con sede in Darwin 956, quartiere di Villa Crespo — propone due appuntamenti all’insegna del gusto e della cultura, per scaldare corpo e spirito.
Il primo evento, imperdibile per gli amanti della buona tavola, è la tradizionale Festa della bagna cauda, prevista per sabato 8 giugno a pranzo (inizio alle ore 13:00). Il protagonista indiscusso della giornata sarà il piatto piemontese per eccellenza, preparato secondo la ricetta originale, con acciughe, aglio e olio caldo, da gustare con verdure di stagione.
Il pranzo sarà accompagnato da musica dal vivo, danze e artisti ospiti, in un clima conviviale e autentico.
Il biglietto d’ingresso comprende cibo e bevande a volontà. Per partecipare è richiesta la prenotazione via WhatsApp ai numeri 11-5897-0519 o 11-4550-0682.
“La bagna cauda è un piatto che unisce, proprio per come viene servito — spiega Aldo Caretti, presidente dell’Ossolana —. Ci si ritrova attorno a una tavola, si condivide, si conversa. È una tradizione che favorisce il calore umano, oltre alle calorie del piatto”. E aggiunge: “Per noi è importante continuare a offrire questo prodotto così tradizionale della cultura piemontese, specialmente per le nuove generazioni che magari non lo conoscono ancora bene”.
Il secondo appuntamento sarà invece dedicato all’approfondimento culturale. Sabato 14 giugno, alle ore 17:30, la Lega delle Donne Calabresi organizzerà, sempre presso la sede ossolana, un nuovo incontro di Caffé Macchiato (così si chiama l’ormai noto caffè letterario), questa volta dedicato al Risorgimento italiano.
Esperte in materia, le donne del gruppo racconteranno al pubblico le principali correnti artistiche, l’influenza dei dialetti, l’evoluzione dell’architettura e della musica, le opere letterarie più rilevanti e, soprattutto, le figure femminili che hanno lasciato il segno in quel cruciale periodo storico.
Il contributo per partecipare è di 5000 pesos, mentre le consumazioni si pagano a parte.
“Siamo molto contenti di aprire le porte dell’Ossolana ad altre associazioni regionali — ha concluso Caretti —. Crediamo in una comunità italiana coesa, dove le differenze culturali arricchiscono e rafforzano il legame che ci unisce all’Italia e tra di noi”.