RENNES - La nuova stagione è alle porte e a Quimper, in Bretagna, l’aria è già carica di aspettative. Il Quimper Italia Calcio, storica squadra dilettantistica dal cuore tricolore, riparte con idee chiare, una base solida e uno sguardo rivolto al futuro. “Sarà l’anno buono, ne sono convinto. Il gruppo è rimasto quasi tutto: al novanta per cento abbiamo confermato la rosa della scorsa stagione”, racconta il presidente Michele Cioce, fondatore del club e punto di riferimento della comunità italiana locale.
Dopo una stagione che ha portato la squadra fino al quinto turno di Coppa di Francia – un traguardo mai raggiunto prima – e a un passo dalla promozione in campionato, l’obiettivo dichiarato è quello di salire di livello. “Mi aspetto che facciamo meglio degli anni scorsi. Voglio almeno un terzo posto. Ma io sono italiano, e quindi voglio vincere: non per me, ma per tutti gli italiani che vivono qui in Francia, in Bretagna. Questo progetto è anche per loro”.
La stagione inizierà ufficialmente il 31 agosto con la Coppa di Francia, una competizione aperta a tutte le categorie, dove il Quimper Italia ha già dimostrato di poter sorprendere. Ma a segnare un nuovo inizio è stato anche il cambio in panchina: dopo mesi di collaborazione, l’allenatore salentino Paride Muci – figura chiave nello sviluppo tecnico e umano del club – ha lasciato l’incarico. “Paride ha fatto un grande lavoro qui, ma ci ha lasciati. A quel punto sono stato costretto a trovare un nuovo tecnico, e la scelta è ricaduta su Franck Gaillard, un allenatore francese che ha subito sposato la nostra filosofia. Inizia con lui un nuovo capitolo”.
A dare sostanza a questo nuovo corso è anche il lavoro sul mercato, che ha portato innesti mirati e ritorni significativi. Tra le novità più rilevanti figura l’arrivo di Matthieu Le Roux, giocatore di grande esperienza, apprezzato per la sua intelligenza tattica, il sangue freddo nei momenti decisivi e la naturale leadership. “Con Le Roux abbiamo fatto un salto di qualità. È un uomo squadra, capace di guidare i più giovani e fare da punto di riferimento anche fuori dal campo”. A rafforzare ulteriormente la rosa ci sono Amir Radifi, giovane cresciuto nel club e ora di ritorno, Dominique Menzan Kouacou e Gwendal Macrez, anche loro ex Quimper Italia richiamati in questa fase di rinnovamento, e Latif Doumbia, che aggiunge “profondità e dinamismo al gruppo”.
Ma al centro del progetto resta, più che mai, la valorizzazione dei giovani. Il Quimper Italia, infatti, non è solo una squadra, ma un laboratorio multiculturale dove si mescolano storie e radici diverse – francesi, italiani, africani, sudamericani – tenute insieme da una comune passione per il calcio e da un’identità forte, fieramente italiana. E se il “Forza Italia!” urlato dai giocatori di ogni nazionalità prima di ogni partita è il simbolo più visibile di questo spirito, lo sguardo al futuro è ciò che lo alimenta. “Abbiamo inserito tanti giovani, e l’obiettivo è farli giocare il più possibile. Saranno loro, domani, a portare avanti questa maglia. Io non costruisco per me, ma per chi verrà. È questa la mia vera vittoria”, ha concluso Cioce.