William Yekrop, 39 anni, un ex militare senegalese, una delle 148 persone finora rilasciate dalla detenzione a tempo indeterminato, è stato arrestato ieri nel Queensland e rimane in attesa di venire estradato nel New South Wales.

La polizia del QLD aveva proceduto all’arresto giovedì mattina in quanto l’uomo, ad un secondo controllo, era risultato ancora in debito con la giustizia per aver violato nell’anno 2012 le condizioni impostegli dalla concessione della libertà condizionale avendo commesso un’aggressione che aveva procurato lesioni alla vittima.

L’episodio ha innescato l’accusa nei confronti del ministro per l’Immigrazione Andrew Giles - ed in quelli del governo Albanese - di non aver condotto in maniera adeguata i controlli preliminari, con la conseguenza di aver gestito senza la dovuta competenza il loro compito di rilascio degli irregolari.

L’opposizione ha capitalizzato l’errore, sottolineandone in parlamento le conseguenze reali e potenziali derivate da uno scenario in cui a un individuo con trascorsi criminali viene concesso di ritornare a piede libero, per settimane, nella comunità.

La polizia del NSW ha confermato che l’uomo è stato arrestato ieri dai colleghi del QLD a Brisbane e trasferito nella locale stazione di polizia, mentre l’ufficio competente del NSW completa le pratiche necessarie alla sua estradizione.

Ieri mattina il parlamento aveva approvato in via definitiva le nuove leggi che conferiscono ai tribunali il potere di detenere nuovamente i criminali rilasciati dai centri di detenzione per immigrati ove rappresentino un rischio elevato per la comunità.

La decisione dell’8 novembre dell’Alta Corte ha stabilito che i detenuti non potevano essere trattenuti in centri di detenzione per immigrati a tempo indeterminato in assenza della prospettiva di una loro deportazione in un paese terzo in un futuro ragionevolmente prevedibile.