BUENOS AIRES - La Camera dei Deputati argentina ha vissuto una giornata politica cruciale: i blocchi dell’opposizione sono riusciti a ottenere il numero legale necessario per sbloccare il dibattito parlamentare su temi sociali che l’esecutivo continuava a eludere.  

Sono stati raggiunti 136 voti, sufficienti per aprire la sessione. Tra i 136 deputati che hanno risposto “presente”, è emerso chiaramente che il governo di La Libertad Avanza (Lla) sta iniziando a perdere l’appoggio di alcuni governatori e alleati che erano stati determinanti per garantire la governabilità nella prima fase del mandato.  

In un contesto di tensioni per la richiesta di fondi alle Province, più di un governatore ha ritirato il proprio sostegno al governo di Javier Milei, che negli ultimi mesi ha perso anche altri deputati delle proprio blocco. 

Il principale obiettivo dell’iniziativa era costringere la Commissione Bilancio e Finanze, guidata dal libertario José Luis Espert, a discutere progetti finora bloccati, attraverso il meccanismo dell’emplazamiento, una sorta di mozione vincolante che impone l’apertura del dibattito in commissione.  

Il primo appuntamento sarà martedì 8 luglio alle 12, quando verranno convocate le commissioni competenti per affrontare una serie di temi urgenti: il finanziamento dell’Ospedale Garrahan, la proposta di una Legge di emergenza pediatrica, il sostegno alle università pubbliche e iniziative su salute mentale, sulle piccole e medie imprese, cambio del fuso orario e ritenute fiscali al settore agricolo. 

L’inclusione del tema delle ritenute è stata decisiva per ottenere l’appoggio di alcuni governatori delle Provincie produttive, garantendo così il quorum. La sessione è stata richiesta, tra gli altri, dal blocco Democracia para Siempre e dai deputati radicali Julio Cobos, Natalia Sarapura e Mario Barletta. 

Dal blocco DpS hanno dichiarato: “Il Garrahan si difende nelle aule parlamentari”, accusando il governo nazionale di mostrare “crudele indifferenza verso il principale ospedale pediatrico del Paese”. 

La Commissione Bilancio ha svolto finora solo cinque riunioni da marzo, tutte su impulso dell’opposizione, e solo una ha affrontato un tema rilevante: il regime penale minorile. Gli altri punti, compresi quelli ora in agenda, sono sempre stati portati avanti grazie a iniziative dell’opposizione. 

Con la sessione dell’8 luglio si apre dunque una nuova fase di pressione politica per affrontare i nodi critici dell’agenda sociale argentina, tra salute pubblica, educazione e sviluppo economico.