“Mi sento viva solo quando imparo qualcosa di nuovo”: in questa breve frase è racchiusa l’essenza di Laura Cozzolino, insegnante, life coach e artista, ma soprattutto instancabile viaggiatrice, sempre alla ricerca di nuove avventure.
Originaria di Udine, Cozzolino ha vissuto in varie parti d’Europa, tra Sardegna, Franciacorta e Londra, prima di trasferirsi definitivamente in Australia nel 2008.
Il suo primo passo Down Under lo intraprese però qualche anno prima, al tempo della stesura della propria tesi di laurea. Alcuni professori la convinsero infatti a occuparsi di Frank Moorhouse, uno scrittore australiano che ha vinto il Miles Franklin Award nel 2000 e che ha iniziato la propria carriera come giornalista, per poi passare ai racconti brevi e ai romanzi storici in seguito. Dopo aver contattato l’editore, Cozzolino si è messa d’accordo con Moorhouse per incontrarsi a Sydney. Hanno programmato, quindi, di passare un fine settimana nella casa di quello che poi l’artista ha scoperto essere uno dei maggiori critici letterari del Paese, Brian Kiernan, avendo la possibilità di fare interviste e parlare delle opere per l’intero tempo. “Avevo studiato sui libri di Kiernan in Italia, quindi sono rimasta di sasso quando Moorhouse me lo ha presentato!”, ha rivelato Cozzolino.
È iniziata così l’avventura australiana dell’artista che, durante quel periodo, ha avuto anche l’opportunità di visitare numerose località, costruendo un legame forte con il Paese: “Ho sentito la libertà della terra, queste pianure immense, paesaggi fantastici e uno stile di vita molto diverso da quello italiano, più genuino tra le persone”.
Dopo il ritorno nel Bel Paese per laurearsi, la vita ha portato Cozzolino altrove, facendole sperimentare diversi campi professionali, dal commercio internazionale al settore alberghiero.
Il 2008 ha segnato il suo ritorno in Australia, facendole condurre, almeno per i primi mesi, una doppia vita. Cozzolino ha lavorato infatti come business developer per una ditta di Taiwan, impegnandola con training su Skype notturni mentre, nel resto del tempo, ha studiato all’università per ottenere un diploma da insegnante.
Dopo il crollo del dollaro americano nell’ottobre dello stesso anno, Cozzolino ha deciso di non firmare le carte di sponsorizzazione con la ditta e ha optato invece per farlo attraverso una scuola. “Da questo momento in poi mi sono dedicata a tempo pieno all’insegnamento – ha raccontato –. Ho lavorato per il Kolbe Catholic College, dove ho avuto la possibilità di fondare il dipartimento linguistico e di diventare coordinatrice di tale progetto. Ricordo con affetto gli scambi studenteschi che ho organizzato tra l’Australia e l’Italia”. Ora, invece, lavora da qualche anno al Marcellin College, dove insegna italiano, religione e altre materie umanistiche.
L’avvento della pandemia, come per tutti, ha però rivoluzionato la sua quotidianità dandole la possibilità di dedicarsi maggiormente ai propri hobby e alle proprie passioni, tra cui quello della pittura.
Diventare un’artista era sempre stato uno dei suoi sogni più grandi fin da quando era bambina ma poi, come spesso accade, la vita tende a distrarci, facendoci distanziare da quelli che, un tempo, erano stati i nostri desideri più grandi.
“Inizialmente utilizzavo colori a olio, dipingendo su tessuto, su legno e diversi altri materiali – ha spiegato Cozzolino –. Poi, negli ultimi anni, ho iniziato con i colori acrilici, lavorando con il cemento su tela; i miei quadri infatti sono molto materiali. Normalmente inserisco alcuni dettagli oppure formo l’intera base in cemento, poi applico i colori acrilici sopra. A volte uso anche tessuti, come le garze, oppure altri tipi di materiale come, ad esempio, la sabbia”.
È facile notare come, all’interno dei suoi quadri, i colori siano molto vividi perché è il mezzo attraverso il quale l’artista esprime la propria gioia e la propria energia. “È stato un modo fantastico per me per incanalare la mia forza e le mie emozioni – ha rivelato Cozzolino –. Traggo ispirazione dalla natura per poi rielaborarla. Alcuni quadri sono più realistici e altri più surreali: compongo opere molto diverse perché rispecchia la mia personalità molto sfaccettata”.
Il 2022 ha segnato un traguardo importante per l’artista, in quanto ha avuto la possibilità di organizzare la sua prima mostra, Frammenti di me / Fragments of ME. L’apertura è programmata per il prossimo 20 agosto da In.cube8r, al 321 di Smith Street a Fitzroy, negozio e galleria che supporta artisti locali. Le opere saranno in esposizione fino al 7 settembre ma, per chiunque volesse un’anteprima, si possono ammirare anche sul profilo Instagram dell’artista @laurart_inspired.