PERTH – Sergio Federico Nicolaci ha assunto le funzioni di Console d’Italia a Perth con giurisdizione su Western Australia, Christmas Islands e Cocos (Keeling) Island il 20 novembre 2023. Il nuovo Console è assistito dal Viceconsole Emilio Sessa e da uno staff di altre sette persone.
Nato e cresciuto in Piemonte, dopo aver conseguito la maturità classica, Sergio Federico Nicolaci si è laureato in filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano sotto la guida di Massimo Cacciari, Massimo Donà ed Enzo Bianchi, conseguendo presso lo stesso ateneo anche la laurea magistrale in Filosofia della Storia. Durante il suo percorso universitario Nicolaci trascorre vari periodi di studio presso la Albert-Ludwigs Universität di Friburgo (Germania), per poi perfezionare il proprio cursus studiorum a Londra presso la London School of Economics, dove ha conseguito il diploma magistrale in European Studies.
Il Console Nicolaci, dopo aver svolto per alcuni anni l’attività di assistente accademico, in preparazione all’accesso alla carriera diplomatica consegue un Master in Diplomacy presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) di Milano iniziando la sua carriera diplomatica nel 2018. Dopo due anni di servizio presso la Direzione Generale per l’Europa, dal 2020 al 2021 viene assegnato all’Ambasciata d’Italia a Caracas (Venezuela) dove svolge le funzioni di Capo Segreteria dell’Ambasciatore. Dal novembre del 2021 fino al novembre del 2023 è Capo della Cancelleria Consolare presso l’Ambasciata d’Italia a Kiev.
Gli anni trascorsi in Ucraina tra il 2021 e il 2023 lo vedono testimone diretto dello scoppio della guerra russo-ucraina, e in particolare dell’evacuazione della sede diplomatica italiana da Kiev e del successivo riposizionamento della sede diplomatica a Leopoli insieme all’Ambasciatore Zazo, prima del rientro definitivo da Kiev il giorno di Pasqua del 2022.
Questa ultima esperienza in Ucraina per il Console Nicolaci è stata molto toccante e alla domanda: “Lei si lascia alle spalle un’esperienza come Console a Kiev. Come è stata per Lei questa esperienza?” il Console risponde: “È stata un’esperienza umana e professionale indimenticabile, profondamente segnata dalle ferite della guerra, che ha visto la nostra ambasciata a Kiev impegnata in prima linea, sotto la ferma guida dell’Ambasciatore Zazo, per fornire supporto ed evacuare gli italiani che si trovavano in Ucraina, e poi anche per sostenere la popolazione civile, duramente colpita dalla guerra, con tutti i mezzi che il governo italiano ha messo prontamente a disposizione”, lo stesso continua dicendo : “certo, vedere da vicino le devastazioni della guerra, il terrore negli occhi dei bambini, le lacrime e il dolore di migliaia di persone, condividendo con loro la totale precarietà di ciò che accade o potrebbe accadere, è un’esperienza che non può che segnare per sempre l’esistenza. Pace, concordia, rispetto reciproco e cooperazione sono valori preziosi, che è necessario custodire e salvaguardare proprio perché ne conosciamo la fragilità”.
Il Console prosegue affermando che è molto contento di essere qui a Perth con la sua famiglia e che nel suo nuovo servizio in Australia, a Perth, porta sicuramente la consapevolezza che la pace alla quale noi occidentali siamo abituati, e che tendiamo spesso a dare per scontata, non è un dato acquisito una volta per tutte; prosperità, pace, armonia - tutte virtù presenti in abbondanza qui in Australia- sono una conquista che va sempre attivamente preservata. L’esperienza di Kiev lo aiuterà nello sforzo di promuovere quei principi e quei valori alla base della possibilità di una pacifica convivenza tra diverse culture, storie e tradizioni - che poi è lo sforzo cui la diplomazia tende sin dalla sua nascita per minimizzare i conflitti e attingere una forma di ordine dal caos.
Nicolaci continua attestando che come rappresentante del governo italiano vive questo suo ruolo di Console nel fare il possibile sostenendo e supportando la comunità italiana qui in Australia, volendo esprimere in concreto la sua presenza e quella delle istituzioni italiane ai connazionali che sono lontani dalla loro patria, l’Italia, e dalla culla della loro identità. Gli italiani qui in Australia che tanto hanno contribuito con il loro duro lavoro, i loro sacrifici e la loro passione allo sviluppo di questo splendido paese, l’Australia.
Con tale spirito, e in sinergia con l’ambasciata a Canberra, il Console intende contribuire a rafforzare il senso di appartenenza degli italiani alla loro nazione e alla storia, quella italiana, quella di un grande Paese che ha dato un contribuito così decisivo all’Occidente - e che come grande potenza, non-solo culturale, ma anche economica e industriale, assume quest’anno la presidenza di turno del gruppo G7.
Allo stesso tempo, l’obbiettivo del Console Nicolaci e del Consolato italiano a Perth è certamente quello di rafforzare i legami commerciali e culturali dell’Italia con questa parte di mondo, valorizzando in Australia, e in special modo nel Western Australia, l’eredità culturale italiana, la sua arte di vivere e le sue potenzialità economiche. Il Console continua attestando: “Le due cose non sono disgiunte come talvolta si crede.
Il valore del nostro patrimonio culturale, la proiezione intangibile di una storia e una cultura, è il primo ‘assett’ che facilita poi l’ingresso delle nostre aziende o dei nostri prodotti in altri Paesi, e tanto più qui in Australia dove gli italiani sono già presenti in settori determinanti dell’economia”.
Il Console si sofferma anche sul legame tra identità e Made in Italy e conferma che chiunque si trovi a lavorare e vivere in altri Paesi, non può che constatare come il riferimento all’identità culturale sia per gli italiani residenti all’estero l’elemento fondamentale di coesione che tiene unite le comunità italiane anche in terre lontane con storie, culture e tradizioni molto diverse.
Nicolaci continua affermando: “Le rappresentanze diplomatiche e consolari nel mondo tutelano e rappresentano anche questo: attraverso la presenza di un Ambasciatore o di un Console, si esprime in modo vivo la continuità di una tradizione, di una storia familiare e personale degli italiani che sono emigrati in terre lontane, portando con sé la propria cultura e la propria tradizione, plasmando l’immaginario collettivo e contribuendo così a rendere il Made in Italy uno dei più potenti marchi esistenti al mondo”.
Ringraziando il Console Nicolaci per l’intervista auguriamo a lui, al Viceconsole Emilio Sessa e al suo Staff un in bocca al lupo per il suo mandato di Console d’Italia a Perth e anche una buona permanenza a Perth a lui e alla sua famiglia.