COPENAGHEN - Re Federico X di Danimarca ha cambiato lo stemma reale, rendendo più visibili i simboli della Groenlandia e delle Isole Faroe - un orso polare e un ariete - in quello che è stato letto come un messaggio diretto al futuro presidente Usa, Donald Trump. Lo riporta il Guardian.  

A meno di un anno dalla sua successione alla madre, la regina Margherita, che si è dimessa alla vigilia di Capodanno del 2023, re Federico ha dichiarato di voler mantenere il territorio autonomo danese e l’ex colonia all’interno del Regno di Danimarca. 

Per 500 anni, i precedenti stemmi reali danesi raffiguravano tre corone, simbolo dell’Unione di Kalmar, che comprendeva anche i regni di Norvegia e Svezia e che fu guidata dalla Danimarca tra il 1397 e il 1523. Nella versione aggiornata, tuttavia, le corone sono state rimosse e sostituite con un orso polare e un ariete, ora più evidenti rispetto al passato, a simboleggiare rispettivamente la Groenlandia e le Isole Faroe.  

La decisione arriva in un momento di crescente tensione sulla Groenlandia e sui suoi rapporti con la Danimarca, che continua a controllare la sua politica estera e di sicurezza. Il sito reale spiega che le modifiche sono state apportate con decreto del 20 dicembre per il desiderio del re di “creare uno stemma moderno che rispetti la storia e la tradizione araldica”.  

Il cambio dello stemma fa seguito anche alle parole del presidente eletto degli Stati Uniti Trump, che a dicembre ha affermato che “la proprietà e il controllo” dell’isola sono una “assoluta necessità” per gli Stati Uniti. Il tycoon aveva parlato di piani per l’acquisto della Groenlandia durante il suo primo mandato. Oggi come allora, il primo ministro Mute Egede ha risposto che “la Groenlandia non è in vendita”.  

E oggi l’aereo di Donald Trump Jr è atterrato a Nuuk in Groenlandia, dove il figlio del neopresidente dovrebbe effettuare una breve visita privata proprio nel momento in cui il padre rilancia la sua idea di “annettere” questo territorio autonomo danese agli Stati Uniti. Le riprese video dall’aeroporto hanno mostrato l’aereo, un Boeing marchiato “Trump”, atterrare sulla pista lungo il fiordo innevato. Il 7 gennaio Trump aveva annunciato una visita di suo figlio in Groenlandia. “La Groenlandia è un posto incredibile e le persone trarranno grandi benefici se e quando diventerà parte della nostra nazione... Rendiamo di nuovo grande la Groenlandia”, ha scritto il presidente eletto degli Stati Uniti sui social. 

La premier danese Mette Frederiksen dopo le minacce di annessione dell’isola da parte del presidente eletto Trump, ha dichiarato in tv che “come ha detto il primo ministro Mute Egede, la Groenlandia non è in vendita”. La premier ha aggiunto che la “Groenlandia appartiene ai groenlandesi”, sottolineando al contempo che “gli Stati Uniti sono i nostri alleati più vicini”.