Australia e Italia sempre più unite, anche nel segno del turismo. Infatti, secondo gli ultimi studi dell’Australian Bureau of Statistics (ABS), il numero di cittadini australiani che hanno visitato il Belpaese nel 2023 – ben 311,760 – è cresciuto del 19% rispetto al 2019. E questa cifra segna un nuovo record di turisti che arrivano in Italia nell’arco di un solo anno.

“Sappiamo che gli australiani hanno una forte connessione con l’Italia. Connessione che però è tornata a sbocciare quando viaggiare è tornata alla normalità. Vedere che questi numeri sono tornati in crescita è fantastico e non vediamo l’ora di vedere altri miglioramenti in futuro”, ha detto Emanuele Attanasio, il Country Manager di Enit Australia & New Zealand, l’agenzia nazionale del turismo.

Mentre nella prima parte del 2023, il numero di turisti era comparabile a quelli del 2019, periodo pre-Covid, nel resto del 2023 il dato di chi ha deciso di visitare l’Italia ha visto una crescita senza precedenti. Sul punto, Attanasio ha offerto un ulteriore elemento di riflessione: “Il numero reale di arrivi potrebbe essere molto più alto considerando che l’ABS include in questi dati solo quei turisti che passano la maggior parte del loro viaggio in Italia. Ma sappiamo anche che molti australiani includono l’Italia come parte del loro viaggio in giro per l’Europa”. Il responsabile per Australia e Nuova Zelanda dell’agenzia nazionale del turismo ha inoltre evidenziato come, rispetto agli europei e agli americani, i viaggiatori australiani sono consapevoli delle opportunità offerte dai viaggi in bassa stagioni: “Sono più aperti alla possibilità di viaggiare al di fuori delle stagioni estive. Molte destinazioni di spicco non chiudono quando le temperature calano”.

Inoltre, gli australiani stanno iniziando a considerare anche i viaggi invernali come alternative alla classica vacanza fatta nel periodo dell’estate italiana: “L’inverno ha tanto da offrire. Ad esempio, le Dolomiti innevate sin da novembre. Ma anche se si fosse interessati in temperature più calde, il Sud offre un tocco estivo anche a febbraio, come in Sicilia”.

Nonostante le iconiche città, i resort costieri e le colline di vigneti siano famosi in tutto il mondo, l’Enit incoraggia il turismo australiano a riconsiderare anche le zone italiane meno conosciute per i loro itinerari di quest’anno. 

Destinazioni che, assicurano, offriranno ugualmente un’esperienza di viaggio unica: “Da Praiano, spettacolare villaggio della costiera amalfitana, a Baveno, pittoresca località in Piemonte, passando dalle sottovalutatissime regioni vinicole dell’Umbria e Marche, l’Italia offre molto più di quel che si pensa”, ha concluso quindi Emanuele Attanasio.