CANBERRA - Reddit ha presentato un ricorso all’Alta Corte australiana contro il divieto di accesso ai social media per gli under 16, una misura unica al mondo che impone alle piattaforme pesanti obblighi di verifica dell’età e multe fino a 49,5 milioni di dollari per chi non adotta passi ritenuti adeguati a bloccare i minori.
Nel suo annuncio pubblico, Reddit ha dichiarato di condividere l’obiettivo di proteggere i più giovani, ma ha accusato la normativa di produrre effetti collaterali pericolosi. Secondo la piattaforma, la legge costringerebbe non solo i minori ma anche gli adulti a sottoporsi a procedure di verifica invasive e potenzialmente insicure. Reddit sostiene inoltre che il legislatore abbia applicato la definizione di social network in modo errato, includendo un forum pensato principalmente per utenti adulti e privo delle funzioni tipiche dei social presi di mira dal governo.
La società parla di un quadro normativo “illogico”, in cui alcune piattaforme sono state inserite nel divieto e altre escluse senza criteri coerenti. Pur contestando la legge, Reddit ha ribadito che continuerà a rispettarla fino a quando resterà in vigore: il ricorso, afferma, non mira a eludere gli obblighi, ma a sollevare questioni di principio su privacy e libertà di espressione politica.
Si tratta della seconda sfida legale dell’impianto legislativo, dopo il ricorso presentato da due quindicenni con il sostegno del Digital Freedom Project, che contestano l’impatto della norma sul diritto alla comunicazione politica.
Reddit sottolinea inoltre che i minori non rappresentano un segmento preponderante della sua utenza: la piattaforma non indirizza pubblicità ai minori di 18 anni e non ritiene gli under 16 un target commerciale.
Nel ricorso, la società evidenzia anche un altro aspetto: la legge impone alle piattaforme di prendere misure ragionevoli per impedire ai minori di possedere un account, ma non vieta l’accesso ai contenuti disponibili senza registrazione. Reddit ricorda che gran parte del suo materiale è consultabile liberamente e che, secondo la stessa nota esplicativa del governo, le versioni “non loggate” non dovrebbero essere interessate dal divieto.
Il ricorso viene presentato mentre figure internazionali di rilievo hanno espresso sostegno al nuovo regime australiano, alimentando un dibattito che si preannuncia lungo e politicamente sensibile.