ROMA - Il referendum sulla cittadinanza, promosso da diverse realtà tra cui Più Europa, ha raggiunto le 500mila firme richieste. Lo annuncia, interpellato dall'ANSA, il segretario del partito, Riccardo Magi. 

Il quesito propone di dimezzare da 10 a 5 anni di residenza legale continuativa il termine dopo il quale i cittadini stranieri possono ottenere la cittadinanza italiana. Si tornerebbe a quanto previsto “dalla legislazione prima del 1992 e ci si allineerebbe a quanto stabilito in diversi altri Stati Ue”, spiega Magi. 

“Gli italiani dimostrano una grande voglia di partecipazione e di non essere rassegnati al modo ideologico con cui questo governo tratta temi centrali per il futuro del paese come la riforma della cittadinanza. Grazie a tutti quelli che hanno creduto a questa possibilità in condizioni difficilissime”, prosegue Magi che sottolinea: “Inizialmente erano pochissimi”.  

Il segretario di Più Europa ringrazia anche “tutti i soggetti del comitato promotore, le personalità che hanno firmato e gli attivisti. Chiediamo agli italiani di continuare a firmare nei prossimi giorni dando ancora più forza a questa iniziativa popolare”. Interpellato sui tempi del referendum Magi spiega: “Ci deve essere prima il vaglio di ammissibilità della Corte costituzionale a febbraio, poi prevediamo il voto in primavera”. 

“Raggiunte e superate le 500mila firme per il Referendum Cittadinanza! Ora non fermiamoci, continuiamo a firmare per aumentare il sostegno al referendum e anche per la legge di iniziativa popolare per il salario minimo!”, scrive sui social la segretaria del Pd, Elly Schlein. 

“Il Referendum Cittadinanza ha superato il quorum di 500.000 firme online intorno alle 16.15. dopo una giornata di grande afflusso di adesioni, circa 180mila nelle 24 ore precedenti”, conferma un'analisi elaborata da Youtrend. 

“Il referendum è stato spinto soprattutto dalle regioni settentrionali. L’Emilia-Romagna ha contribuito con 1166 firme ogni 100.000 abitanti. Seguono Piemonte (1061), Lombardia (1059), Lazio (1030) e Toscana (1003). Più tiepide le regioni meridionali, a partire dalla Calabria (473)”, continua il rapporto. 

Secondo i dati elaborati, quindi nelle regioni con una maggiore percentuale di residenti stranieri sono arrivate più adesioni al referendum, essendo che Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana sono le quattro regioni con più dell’11% di popolazione straniera.