La misura rappresenta il tentativo di tutelare i fornitori e incoraggiare la concorrenza nel settore alimentare, consentendo ai coltivatori e ai produttori in genere di ottenere prezzi più equi imponendo ai supermercati l’osservanza di un codice di condotta obbligatorio e più stringente.

Tutti i supermercati con un fatturato annuo superiore a 5 miliardi di dollari saranno ora tenuti a rispettare le nuove condizioni.

In caso di violazione delle linee guida potrebbero essere sanzionati con multe massime di 10 milioni di dollari, oppure con un’ammontare equivalente a tre volte il beneficio ottenuto con la violazione, oppure ancora con il 10% dei proventi connessi con la violazione.

Agricoltori e fornitori, che in precedenza temevano ritorsioni da parte dei supermercati, ora possono sollevare le loro obiezioni in tutta sicurezza tramite un nuovo iter di reclamo anonimo da inoltrarsi presso l’organismo di vigilanza dei consumatori.

Il responsabile dell’inchiesta Craig Emerson si è detto incoraggiato dal fatto che il governo abbia risposto al suo rapporto in modo rapido e deciso.

“Significa che quello che era un codice volontario e inefficace ora sarà molto efficace”, ha detto oggi Emerson nella conferenza stampa tenuta a Canberra.

“I supermercati dovranno trattare i loro fornitori con rispetto senza usare il loro superiore potere contrattuale, soprattutto nei confronti dei fornitori più piccoli.”

“La disposizione è particolarmente positiva per i fornitori, ma allo stesso tempo è fortemente positiva per i consumatori, perché ottengono prezzi più bassi e una qualità migliore.”

Altre raccomandazioni includono il rafforzamento del processo di risoluzione dei contenziosi, con un miglioramento dei risultati a favore dei fornitori di prodotti freschi.

Il senatore dei Verdi Nick McKim ha detto che il governo non ha fatto abbastanza, e che se avesse veramente voluto un cambiamento avrebbe votato il disegno di legge dei Verdi che introduce la clausola di cessione forzata di punti vendita nell’ambito della legge sulla concorrenza, consentendo al governo di intervenire e ridurre la presenza sul mercato dei maggiori supermercati.

“La risposta del governo non farà assolutamente nulla per abbassare i prezzi dei generi alimentari”, ha detto McKim.

“Questo sarà il momento per Anthony Albanese di decidere se stare dalla parte dei consumatori australiani o se stare dalla parte delle multinazionali dei supermercati, Coles e Woolworths.

La revisione è stata segnalata come una parte importante dell’ampio programma di riforma della concorrenza da parte del governo federale, che comprende un’indagine della Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori (ACCC) sui prezzi praticati dai supermercati.