Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, non nasconde “un pizzico di orgoglio” per l’elezione del sindacalista Uil, Luca Visentin, a segretario generale del Sindacato confederale mondiale Ituc, avvenuta durante il Congresso di Melbourne lunedì scorso. Visentin, precedentemente alla guida della Confederazione europea dei sindacati (Ces), ha ottenuto ben il 72% delle preferenze tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di tutto il mondo e la sua proclamazione, ha detto Bombardieri ai microfoni de Il Globo Tv, “conferma quanto la Uil, con Cgil e Cisl, siano impegnati nell’organizzazione mondiale dei sindacati”, perché davanti ad un mondo globalizzato, “noi pensiamo che sia ora di globalizzare anche i diritti, i trattamenti economici, la dignità del lavoro”.
Per raggiungere questi obiettivi e quelli che sono stati messi nero su bianco nel documento finale della Conferenza di Melbourne, spiega Bombardieri, “occorre infatti mettersi tutti insieme, anche per fare pressione sulle istituzioni internazionali”. Da qui l’importanza della Conferenza che si è chiusa la scorsa settimana e che ha gettato le basi, continua il segretario, “per affrontare processi, come quello della transizione climatica che avranno delle ricadute”, ma anche per riallineare gli “squilibri di un mondo globalizzato, dove i capitali e spesso anche la speculazione attraversano le frontiere e i confini, mentre lo stesso non è possibile per i diritti e per le persone”.
Riportato nel contesto italiano, questo impulso deve riflettersi ovviamente in un confronto con il governo e, a tal proposito, il segretario generale della Uil, dopo l’incontro avvenuto pochi giorni fa con la premier Giorgia Meloni, ha spiegato che i rappresentanti sindacali hanno posto al nuovo esecutivo tre grandi temi: “quello del lavoro precario, sottopagato, povero, insicuro. La prima emergenza” come l’ha definita Bombardieri. “Serve poi - prosegue - una rete di welfare più ampia e una riforma strutturata delle pensioni. Infine una seria lotta all’evasione fiscale attraverso una riforma del sistema di tassazione”.
Su questi temi il confronto con il governo continuerà, ha fatto capire il segretario della Uil, anche se le prime mosse intraprese dall’esecutivo Meloni, ammette anche, sembrano “piuttosto ripercorrere quelle del governo Draghi” e questo, a quanto pare di capire, nella Uil crea non poco sconcerto.
Tirare delle somme sull’azione del governo è però ancora troppo presto, ribadisce Bombardieri, facendo però anche intendere che la situazione in cui si trova il Paese necessita azioni determinate e rapide proprio sui temi posti dai sindacati. Soprattutto per quanto riguarda la “precarizzazione del lavoro”, insiste, non nascondendo la sua preoccupazione per l’impatto che questa sta avendo anche sull’emigrazione di tanti giovani italiani, che “lasciano il Paese in cerca di migliori condizioni lavorative”. Il sindacato Uil, afferma Bombardieri, “si aspetta che la politica faccia delle scelte precise a riguardo” e che le faccia presto.
La realtà dell’emigrazione, quella del Novecento come quella più recente di questi anni, è ben conosciuta all’interno del sindacato Uil, dove il patronato Ital, ci tiene a sottolineare Bombardieri, “è il primo fra i patronati italiani a livello mondiale, per pratiche, per assistenza, per numero di assistiti”. Oggi, aggiunge il segretario, nonostante “qualcuno in Italia stia tentando di mettere in difficoltà i patronati”, la Uil vorrebbe invece “rilanciare e allargare” l’azione dell’Ital, sia in Italia sia nel mondo. “Io ricordo - conclude Bombardieri - che durante la pandemia, mentre tutte le istituzioni erano chiuse, i patronati sono rimastio aperti. Sono un presidio di democrazia, che offre servizi e diritti per i più deboli”.