PERTH - Linda Reynolds non ha alcuna intenzione di chiudere la lunga e dolorosa vicenda giudiziaria che la vede contrapposta al Commonwealth e a Brittany Higgins.
L’ex senatrice liberale, intervistata da ABC 7:30, ha dichiarato che continuerà a lottare “fino all’ultimo”, anche a costo di finire in rovina. “O cadevo e lasciavo che queste bugie mi travolgessero, oppure combattevo per la verità e per la giustizia”, ha detto.
Reynolds sta citando in giudizio il governo federale, sostenendo che i legali del Commonwealth abbiano violato il dovere di cura nei suoi confronti quando assunsero la gestione della difesa legale durante il processo che portò al risarcimento da 2,4 milioni di dollari a Higgins. Parallelamente, sta perseguendo Higgins per circa 350mila dollari di danni dopo aver vinto una causa di diffamazione legata a post pubblicati nel 2022. “Non ho ricevuto un centesimo”, ha affermato.
La vicenda è tornata al centro del dibattito politico dopo che, al Senato, la Coalizione ha criticato il governo per aver contestato le richieste di risarcimento di Reynolds e dell’ex capo di gabinetto Fiona Brown, entrambe accusate da Higgins di aver tentato di insabbiare la denuncia di stupro del 2019.
Reynolds respinge da sempre quella versione: “La mia vita, la mia carriera e la mia salute sono state distrutte. Il comportamento del Partito laburista è stato crudele e implacabile”.
L’ex ministro insiste che un semplice chiarimento avrebbe potuto chiudere la disputa con Higgins.
“Avrebbe potuto scusarsi dicendo di aver creduto a quelle accuse all’epoca ma di sapere ora che non erano vere”, ha detto, ricordando che il giudice Michael Lee ha stabilito che le affermazioni contro di lei erano infondate.
Reynolds ha inoltre rivelato che l’intera battaglia legale ha portato lei e il partner a contrarre un secondo mutuo, accumulando debiti ammontanti a milioni. Nonostante questo, afferma di non essersi pentita: “È una questione di principio”.
L’ex senatrice ha infine ripercorso le tensioni interne alla Coalizione, lamentando di essere stata “danneggiata collateralmente” nei giochi politici che, a suo dire, puntavano a indebolire il governo Morrison. Pur criticando alcuni colleghi, ha lodato l’ex primo ministro per averla sostenuta nei momenti più bui: “In un certo senso, credo mi abbia aiutata a salvarmi la vita”.