SYDNEY - Gli australiani nell’insieme, con una cifra tipica netta pari a quasi 274.000 dollari Usa, sono i più ricchi del mondo, superando sia pure di poco i belgi, e quindi i neozelandesi e gli abitanti di Hong Kong.
Secondo il rapporto annuale globale condotto da Credit Suisse sulla ricchezza in 20 Paesi, l’Australia è prima nella ricchezza mediana, o tipica, per adulto, grazie in gran parte al boom immobiliare nel Paese. Se misurata invece secondo la ricchezza media, l’Australia è quarta dopo Svizzera, Usa e Hong Kong, il che riflette il fatto che la ricchezza è distribuita in modo più uniforme in Australia che in quei Paesi.
“L’analisi della ricchezza media all’interno dei Paesi e a livello globale mostra che la disuguaglianza è diminuita nel corso di questo secolo, grazie all’accelerazione della crescita nei mercati emergenti”, afferma l’economista Anthony Shorrocks, autore del rapporto.
La ‘ricchezza’ è definita da Credit Suisse come il valore dell’attivo finanziario più le proprietà immobiliari, compresa la casa di famiglia, e i risparmi per la pensione, da cui sono sottratti i debiti. L’Australia aveva circa 2,2 milioni di milionari (calcolati in dollari Usa) nel 2021, rispetto a 1,8 milionari nel 2020.
Solo sette Paesi, tutti con popolazione più numerosa ed economia più grande avevano più milionari dell’Australia lo scorso anno: Usa, Cina, Giappone, Gran Bretagna, Francia, Germania e Canada.
Tutte le regioni del mondo hanno registrato un miglioramento della ricchezza dei loro abitanti, ma il Nord America e la Cina si sono distinti. Il Nord America ha rappresentato la metà dell’aumento e la Cina un quarto. L’Africa, l’Europa, l’India e l’America Latina insieme sono all’origine solo dell’11% della crescita.
“Questo dato riflette un generale deprezzamento nei confronti del dollaro in queste regioni”, si legge nel comunicato della banca.