AMSTERDAM - Sono rientrati a Tel Aviv i circa tremila tifosi israeliani evacuati da Amsterdam dopo che un gruppo di loro è stato aggredito dai militanti filopalestinesi al termine della partita di Europa League tra il Maccabi Tel Aviv e l’Ajax, disputata nella notte tra giovedì e venerdì scorso.

L’ufficio nazionale antiterrorismo (Nctv) ha chiesto alle autorità locali di Amsterdam di valutare le possibili conseguenze di quanto accaduto nella capitale olandese, che si è trasformata in un teatro di violenza in cui “ragazzi sugli scooter” hanno dato la caccia ai tifosi israeliani, attaccandoli con bastoni e coltelli.

Cinque i feriti ricoverati in ospedale, una ventina i contusi lievi e circa 60 le persone arrestate dalle forze dell’ordine nel corso degli scontri.

C’è chi ha parlato per un attimo di ostaggi, voci fortunatamente smentite presto dalla polizia. Il re olandese, Guglielmo Alessandro, ha telefonato al presidente israeliano Herzog per scusarsi: “Abbiamo fallito come ai tempi della Shoah”. 

Il governo olandese sta ora indagando per verificare se siano stati ignorati i segnali d’allarme provenienti da Israele su possibili attacchi, poi effettivamente verificati, ai tifosi del Maccabi Tel Aviv da parte di gruppi di arabi e musulmani, come ha reso noto il ministro della Giustizia David van Weel.

“È in corso un’indagine sui segnali di allarme provenienti da Israele”, ha affermato Van Weel, aggiungendo che i magistrati intendono procedere il più velocemente possibile; identificare ogni sospettato è “la priorità assoluta”. 

Amsterdam, intanto, ha vietato le manifestazioni per tre giorni dopo le violenze antisemite. 

Secondo il sindaco della capitale, Femke Halsema, i criminali in scooter hanno setacciato la città alla ricerca dei tifosi del Maccabi in attacchi “mordi e fuggi”. 

Nella ricostruzione degli eventi, la polizia ha spiegato di essere intervenuta già mercoledì per fermare i disordini in città. Bandiere della Palestina sono state rimosse dai palazzi e bruciate dai tifosi del Maccabi, che hanno anche attaccato un taxi.

La polizia ha cercato di prevenire gli scontri, ma dopo la partita i problemi sono sorti nel centro della città. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato quello che ha descritto come “un attacco premeditato” di radice antisemita ai tifosi di calcio israeliani, durante una telefonata con il premier olandese Disk Schoof. 

Netanyahu, che ha definito la violenza “grave”, ha invitato il primo ministro olandese e le forze di sicurezza locali “ad agire in modo deciso e rapido contro i rivoltosi”, alcuni dei quali sarebbero stati mascherati e, sventolando bandiere palestinesi avrebbero gridato “Palestina libera”. Intanto, l’esercito israeliano ha vietato a tutto il suo personale di recarsi nei Paesi Bassi dopo gli scontri di Amsterdam.