ROMA - Secondo via libera del Parlamento alla riforma della giustizia. Con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astensioni, l’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge di revisione costituzionale sulla separazione delle carriere della magistratura, tra pm e giudici.
Il provvedimento tornerà ora alla Camera, dove era stato approvato il 16 gennaio scorso, per il terzo passaggio, e successivamente di nuovo al Senato.
Proteste in Aula al momento del voto, con le opposizioni che hanno mostrato cartelli contro la riforma. In Aula era presente anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
“La riforma costituzionale approvata oggi toglierà garanzie ai cittadini, questa è la nostra principale preoccupazione. Ed è chiaro che l’intento di questa riforma sia quello di avere una magistratura addomesticata e subalterna, che rinunci al proprio compito di controllo di legalità”, afferma la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati, aggiungendo che, “continueremo a intervenire nel dibattito pubblico per argomentare con convinzione e determinazione le ragioni della nostra contrarietà a questo disegno di legge. Lo faremo nei prossimi mesi e lo faremo fino al referendum”.
Soddisfatta invece la premier Giorgia Meloni, secondo cui “l’approvazione in seconda lettura al Senato della riforma costituzionale della giustizia segna un passo importante verso un impegno che avevamo preso con gli italiani e che stiamo portando avanti con decisione”, scrive sui social.
In segno di protesta contro la riforma, il M5S nell'aula del Senato, al termine del voto, ha sollevato dei cartelli chiedendo alla maggioranza di non portare avanti questa legge in nome di Falcone e Borsellino, tirati in ballo dal centrodestra continuamente, “in maniera impropria e offensiva nei confronti dei due simboli dell'antimafia”.
Nella stessa protesta i Cinquestelle hanno denunciato che la separazione delle carriere viene, piuttosto, fatta “per portare a compimento il progetto di Licio Gelli e quello di Silvio Berlusconi”.
I senatori del Pd, invece, hanno mostrato il testo della costituzione capovolto.