SYDNEY - La misura è stata adottata dopo l’omicidio di Molly Ticehurst nel 2024, il cui presunto assassino, già accusato di violenza domestica, era stato liberato su cauzione da un funzionario della cancelleria.

Nonostante le buone intenzioni, la riforma sta sollevando preoccupazioni. L’Associazione di Polizia del NSW ha criticato il limite delle ore 12:00 per la presentazione delle richieste di cauzione, temendo che gli arresti successivi alle ore 9:00 non possano essere esaminati nello stesso giorno. Ciò, secondo il presidente Kevin Morton, costringerebbe gli agenti a custodire i detenuti più a lungo, sottraendo risorse alla sicurezza pubblica.

Anche l’Aboriginal Legal Service ha denunciato gravi rischi per le comunità aborigene regionali. La direttrice Karly Warner ha affermato che fino a 40 persone al giorno potrebbero non ricevere assistenza legale culturalmente adeguata, aggravando una situazione già critica. Warner ha inoltre definito il termine delle 12:00 “irragionevole e senza precedenti”.

Il premier Chris Minns ha difeso la riforma, definendo le criticità iniziali solamente dei “problemi di rodaggio”, e insistendo sull’importanza che siano i magistrati, e non i funzionari di livello minore, a decidere sulla concessione della libertà su cauzione. Minns ha preso l’impegno di collaborare con il capo dei magistrati e la polizia per migliorare il sistema.

Il giudice capo Michael Allen ha ribadito che la nuova divisione garantirà accesso tempestivo e coerente alla giustizia, grazie a magistrati esperti anche nelle realtà regionali.