NEW YORK - L’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha accettato di posticipare la sentenza di Donald Trump nel caso legato ai pagamenti conoscito con l'espressione hush money. La decisione mira a consentire ai pubblici ministeri di affrontare la probabile mozione di archiviazione presentata dall’ex Presidente e Presidente-eletto degli Stati Uniti.

In una lettera al giudice Juan Merchan, l’ufficio del procuratore ha riconosciuto che è improbabile che Trump venga condannato “fino alla conclusione del suo mandato presidenziale”. Tuttavia, il procuratore ha sottolineato che la condanna per i 34 reati di falsificazione di documenti dovrebbe restare valida.

Trump era stato riconosciuto colpevole per aver autorizzato il pagamento di 130mila dollari all’attrice Stormy Daniels tramite il suo allora legale Michael Cohen, per evitare che rivelasse una presunta relazione extraconiugale prima delle elezioni del 2016. Trump ha sempre negato l’accusa.

Dopo la decisione della Corte Suprema di ampliare l’immunità presidenziale, i suoi avvocati hanno chiesto di annullare la condanna, sostenendo che l’immunità impedisce l’uso di atti ufficiali come prove in un processo penale. Il giudice Merchan aveva rimandato la decisione sulla mozione fino alla fine delle elezioni presidenziali.

Con i procedimenti federali ormai bloccati, il caso di Manhattan è l’unico tra i quattro a essere andato a processo nel 2023. I continui ritardi e la spinta per trasferire il caso a un tribunale federale hanno ulteriormente complicato la situazione.

Un portavoce di Trump ha descritto il rinvio come una “vittoria totale”. Tuttavia, il procuratore ha sottolineato che nessuna legge esistente richiede l’annullamento di un procedimento post-processo già avviato prima dell’immunità presidenziale.

Con questo rinvio, i destini giudiziari di Trump rimarranno sospesi per tutta la durata del suo nuovo mandato.