Si tratta di una cerimonia che viene celebrata dai cittadini di Poggioreale sin dal diciassettesimo secolo, quando per ringraziare dei frutti provenienti dalla terra si donava una parte del raccolto ai più bisognosi.

In una grande sala della casa di cura S. Antonio da Padova è stato allestito il tradizionale ‘Altare’ sviluppato a scalini, sui quali sono stati disposti, secondo uno schema preciso i simboli religiosi per onorare San Giuseppe e la Sacra Famiglia.

Tra questi il caratteristico ‘Squartucciato’, realizzato con due foglie di pasta lavorata che racchiudono uno strato di fichi macinati e successivamente intagliato a mano per creare vari decori sulla superficie. Antonino Tusarolo, esperto di lavorazione dello ‘Squartucciato’, è arrivato direttamente da Poggioreale e ha lavorato senza sosta due settimane per aiutare con la preparazione dell’Altare.

Tipico anche il grande pane circolare che si chiama ‘Cucciddata’ e deve essere sempre presente sull’altare in numero non inferiore a tre, per onorare San Giuseppe, Maria e Gesù.

Nel corso della mattinata di sabato la grande tavolata piana posta al livello più basso si è ricoperta di vari piatti di cibo donati dai partecipanti, tutto preparato a mano con elementi provenienti dalla terra come da tradizione, niente carne e niente pesce.

Grande partecipazione alla Messa pomeridiana, seguita da momenti passati insieme tra numerosi canti tipici in onore di San Giuseppe.

Il momento più toccante della festa si è svolto domenica, quando l’Altare è stato benedetto e successivamente in cinque, tra bambini e adulti, hanno condiviso il Tradizione Pasto di San Giuseppe nel nome di Gesù, San Giuseppe, Maria, San Francesco e Sant’Antonio. Seduti insieme, davanti all’Altare, hanno mangiato prima un pezzo di arancia, simbolo di bontà offerta dalla terra, per proseguire con i vari piatti presenti sull’Altare.

Per concludere sempre secondo la tradizione è stata loro servita una pasta al sugo con finocchio, ricoperta di molliche di pane.

Il pasto è poi stato condiviso con tutti i presenti in una giornata di festa che ha visto serviti quasi 30 chili di pasta.

“È stato un lavoro impegnativo ma siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti - commenta Lina Maiorana del comitato dell’associazione -. Essenziale l’aiuto di Maria Franco e Filippa Indovino che hanno lavorato duramente per quattro settimane per organizzare tutti i dettagli. Grazie anche a tutte le signore del comitato che si sono ritrovate per fare tutto il pane”. 

Presente per l’occasione l’ex presidente Pietro Maniscalco, che ha ricoperto il ruolo per 30 anni, e l’attuale presidente Fil Pace.

“È stato per me molto importante passare il testimone ad una nuova generazione e fare così posto ai giovani” ha commentato Maniscalco.