ASCOLI PICENO - Denunciato un uomo di 74 anni che riscuoteva la pensione della madre 96enne defunta da quasi cinque anni, e sequestrati circa 80.000 euro, l’intera somma indebitamente percepita. 
Per l’intero periodo l’uomo, pur non avendone titolo, ha beneficiato di due pensioni (di vecchiaia e di invalidità civile, quest’ultima a titolo di indennità di accompagnamento). I titoli erano stati riconosciuti all’anziana madre e incassati dal figlio dopo il decesso della donna nel 2014. 
Approfittando delle circostanze, nell’ottica di non destare sospetti, il 74enne aveva mantenuto inalterate le utenze domestiche intestate alla madre. Invece i finanzieri del Gruppo ascolano, incrociando i dati degli archivi del corpo, dell’Agenzia delle Entrate, degli Uffici d’Anagrafe e dell’Inps hanno ricostruito l’intera entità delle indebite percezioni, rilevate in poco più di 1.600 euro mensili, individuando anche l’Ufficio postale che provvedeva alle erogazioni. 
L’indagine, coordinata dalla Procura di Ascoli Piceno, ha consentito di interrompere immediatamente l’erogazione delle pensioni e anche di recuperare l’intero importo indebitamente sottratto alle casse dello Stato in tutti i mesi successivi al decesso dell’anziana, grazie al decreto di sequestro preventivo subito emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ascolano, che ha colpito il conto corrente gestito dal figlio ancora oggi cointestato con la madre.