Torna venerdì 30 agosto per concludersi domenica 8 settembre l’evento più atteso dell’anno dagli avidi lettori, il Melbourne Writers Festival.
Il tema di questa edizione prende spunto da uno dei più celebri racconti di Raymond Carver, Di cosa parliamo quando parliamo d’amore.
“L’amore ci ispira a creare arte, ci connette a un luogo del cuore, ci mette in ginocchio e poi ci risolleva dolcemente - dichiara la direttrice artistica della rassegna, Marieke Hardy, sul sito ufficiale -. Abbiamo voluto esplorare l’amore in tutte le sue declinazioni per questa edizione del festival”.
In più di cento tra autori, giornalisti, commediografi, poeti, artisti e performers convergeranno nel nuovo quartier generale del festival, alla State Library of Victoria, per discutere gli effetti dell’amore da ogni angolazione, umana ma anche politica, attraverso conversazioni, presentazioni delle più recenti uscite editoriali, musica ed eventi.
Tra gli ospiti di questa edizione non mancano scrittori di origine italiana, sia dall’Australia che dall’estero.
Dagli Stati Uniti arriva Becky Albertalli, autrice di narrativa per ragazzi, per parlare con la giornalista e scrittrice Jenna Guillaume dello straordinario successo del romanzo Simon vs The Homo Sapiens Agenda e della sua nuova incarnazione sul grande schermo con il film Love, Simon. L’autrice discuterà di come trasporre sulla pagina le passioni e le acute sofferenze dei primi amori adolescenziali, e dell’importanza per i giovani lettori di vedersi rappresentati in un’opera letteraria.
Becky Albertalli sarà anche ospite dell’evento Watching Them Grow: From Page to Screen, per confrontarsi con i colleghi australiani Melina Marchetta (Looking for Alibrandi) e Christos Tsiolkas (The Slap) sull’esperienza di vedere la propria fatica letteraria adattata per il cinema.
Melina Marchetta, i cui libri, tradotti in 18 lingue, hanno scalato le classifiche dei bestseller in più di 20 Paesi, presenterà inoltre il suo nuovo romanzo The Place in Dalhousie, in un incontro con Randa Abdel Fattah (When Michael Met Mina), e in conversazione con la giornalista Tali Lavi.
In un altro attesissimo evento, la celebre cantautrice Tina Arena incontrerà l’attrice, compositrice  e soprano del popolo Yorta Yorta, Deborah Cheetham, per riflettere sulle loro eclettiche carriere e su come la musica ha plasmato le loro vite.
E ancora, Mark Rubbo, direttore della libreria Readings, nonché ex presidente della Australian Booksellers Association e presidente fondatore dello stesso Melbourne Writers Festival, converserà con Hilary McPhee, alla guida della casa editrice McPhee Gribble dal 1975, sulle gioie di connettere i lettori agli scrittori – e viceversa.
Per gli appassionati di criminologia, da non perdere il pluripremiato Mark Brandi, in un incontro con altre due stelle del genere, la scozzese Val McDermid e la giovane promessa australiana Christian White, in cui si discuterà gli inevitabili tormenti dell’indagare gli abissi più oscuri della mente criminale.
Dominic Guerrera, di discendenza mista italiana e dei popoli Ngarrindjeri e Kaurna, si occupa da 15 anni di salute ed educazione sessuale nelle comunità indigene ed è copresentatore del podcast The ASH Podcast, in cui si discute apertamente e in modo positivo di tematiche legate all’amore e alla sessualità. Guerrera sarà presente con l’altra metà del podcast, Sasha Smith del popolo Bunganditj, per portare il loro popolare segmento audio in un incontro dal vivo, con ospite speciale Nakuya Gorrie. 
Nell’evento Powerful Landmarks, Enza Gandolfo, professore onorario di scrittura creativa alla Victoria University e autrice del libro The Bridge, il romanzo ispirato al crollo del West Gate Bridge, si confronta con Kristina Olsson (autrice di Shell, sulla controversa progettazione della Sydney Opera House) di come le loro narrazioni prendano le mosse dalla costruzione di due opere titaniche dell’urbanistica australiana, che diventano poi catalizzatori per i protagonisti per un’autoanalisi tra un passato doloroso e un futuro incerto.
Lo scrittore e traduttore Moreno Giovannoni (autore di The Fireflies of Autumn, racconti della sua città natale di San Ginese, in provincia di Lucca) si unirà ad altri tre autori - Emilie Zoey Baker, Manisha Anjali e Chloe Hooper - per rispondere a una sfida, che prende spunto da una tradizione matrimoniale: portare una cosa vecchia, una cosa nuova, una cosa prestata o una cosa blu. 
Infine, Daniel Santangeli, program manager del Midsumma Festival, la più importante rassegna australiana dedicata all’arte e alla cultura queer, discuterà con Quin Eades e Val McDermid delle conquiste ottenute negli scorsi decenni dalla comunità LGBTQ.
Articolo tradotto di Laura Egan, pubblicato su www.ilglobo.com.au