BRINDISI - Tragico epilogo per le ricerche di Mariia Buhaiova, la diciottenne ucraina scomparsa venerdì scorso dal villaggio turistico Meditur di Carovigno, nel Brindisino.
Il corpo è stato ritrovato in un’area boschiva vicino a un parcheggio di Torre Guaceto, a poco più di un chilometro dalla struttura dove la giovane stava svolgendo uno stage.
La ragazza era impiccata a un albero con un lenzuolo: sarà comunque effettuato un esame medico-legale per verificare l’eventuale presenza di segni compatibili con altre ipotesi, ma tutto, al momento, lascia ipotizzare un gesto estremo. Nella sua stanza al Meditur erano stati trovati il cellulare e i documenti, lasciati volontariamente.
Dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dai carabinieri, si vede Mariia allontanarsi venerdì pomeriggio dalla struttura e imboccare un sentiero in direzione di una strada complanare alla statale 379.
Si era allontanata poco dopo che le era stato comunicato che il periodo di stage, che si sarebbe concluso domenica, non sarebbe stato tramutato in un contratto per un periodo di lavoro. Forse lei lo sperava e qualcuno ha ipotizzato che fosse rimasta molto delusa per questa notizia.
Proprio perlustrando questa via secondaria, che conduce al vecchio parcheggio, è stato ritrovato il cadavere. Sarà l’esito dell’esame medico-legale a stabilire se disporre l’autopsia e se proseguire con ulteriori accertamenti.
La ragazza era arrivata al Meditur con una scuola di formazione con sede a Bratislava per un breve periodo di lavoro nella struttura turistica. Sebbene l’ipotesi principale resti quella del suicidio, le indagini dei carabinieri sono ancora nelle fasi iniziali.
Solo qualche giorno fa, il 27 giugno, si era verificata a Bergamo una tragedia analoga riguardante un’altra giovanissima ucraina residente in Italia. Una ragazzina di 14 anni, che quel giorno avrebbe dovuto sostenere l’esame di terza media, si è uccisa lanciandosi dal tetto di un capannone in un’area industriale dismessa.