NEW YORK - Secondo quanto riferisce il New York Times, si trova sul fondo del mare Weddell, a Est dell’Antartide, a oltre 3 chilometri di profondità nelle acque più fredde del pianeta, ed è stato avvistato dai droni che hanno esplorati un’area di 150 miglia quadrate intorno a dove la nave affondò nel 1915 dopo essere stata schiacciata dai ghiacci.

L’Endurance, una nave di legno lunga 144 piedi (circa 44 metri) a tre alberi, fu teatro di una famosissima avventura di sopravvivenza. Il ritrovamento è stato annunciato dalla spedizione Endurance22 che ha mostrato anche le prime immagini. Ancora prima di affondare, la nave era stata danneggiata ma il freddo a cui si è conservato il relitto ha garantito un buon mantenimento di quello che ne resta, a partire dalla poppa.

Per quest’ultima ricerca, costata 10 milioni finanziati da un donatore anonimo, è stato utilizzato un rompighiaccio sudafricano, oltre a droni sottomarini che setacciavano il fondo due volte al giorno per 6 ore ogni volta, utilizzando un sonar. Una volta localizzato il relitto, sono stati forniti di telecamere ad alta risoluzione.

Shackleton partì con un equipaggio di 27 persone sull’Endurance dall’Inghilterra nel 1914, per attraversare l’Antartide per primo, in piena età eroica dell’esplorazione del Polo Sud. La spedizione era stata preceduta da quelle del norvegese Roald Amundsen, che nel 1911 fu il primo a raggiungere il polo, e di Robert Falcon Scott, che però morì dopo esserci arrivato. Shackleton non riuscì ad arrivare al Polo, ma riuscì a salvare tutto il suo equipaggio, diventando un eroe in patria.