LECCE - Questa notte, davanti ai carabinieri di Lecce, Dragos Ioan Gheormescu ha raccontato la sua versione dei fatti sulla scomparsa di Tatiana Tramacere, ritrovata nel suo appartamento a Nardò (Lecce), dopo undici giorni di ricerche.  

Il trentenne, leggendo un messaggio rivolto alle televisioni, ha parlato del “forte sentimento reciproco” nato tra loro negli ultimi giorni e ha ammesso di non aver compreso fino in fondo “le conseguenze, anche di natura pubblica”, di quella relazione.  

“Ho voluto tutelare Tatiana nelle sue scelte personali di cambiare vita”, ha dichiarato, ribadendo che la permanenza della ragazza in casa sua fosse frutto di un accordo condiviso. 

“Abbiamo trascorso questi undici giorni bene. Sereni. Tra di noi c’è affetto. Io non ho obbligato Tatiana a rimanere, era anche sua volontà farlo”, ha detto Gheormescu, visibilmente provato, ai giornalisti che lo hanno intercettato nei pressi della sua abitazione.

Agli investigatori, l’uomo ha riferito che Tatiana aveva organizzato tutto da sola e gli aveva chiesto aiuto perché lo riteneva la persona di cui fidarsi: gli aveva confidato di attraversare un periodo difficile e di volersi isolare dal mondo “ancora per qualche giorno” prima di tornare a casa. 

Quando i carabinieri sono entrati nell’appartamento, inizialmente non hanno trovato Tatiana: la giovane si era nascosta al buio in un abbaino raggiungibile dal terrazzo.  

Secondo il nucleo investigativo, tra i due c’era effettivamente una relazione, confermata anche da immagini di telecamere che li riprendono mentre si baciano al parco Raho, dove l’uomo lavora, e poi mentre rientrano insieme nella palazzina di Gheormescu, da cui la ragazza non era più stata vista uscire. 

La stessa Tatiana, secondo quanto riferito dagli inquirenti, avrebbe confermato la versione del trentenne, spiegando di stare vivendo un momento complesso anche dal punto di vista della salute. “Non ho fatto niente”, avrebbe ripetuto ai militari, spaventata ma illesa. 

La famiglia, che l’ha riaccolta nella notte dopo gli accertamenti all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, invita alla prudenza. “Tatiana sta bene: ora ha bisogno di pace, serenità, tranquillità e della vicinanza della sua famiglia. Noi non le abbiamo fatto domande. Quando l’abbiamo trovata l’abbiamo abbracciata”, ha detto il fratello Vladimir, ringraziando l’Arma per il lavoro svolto. “Sarà lei, quando se la sentirà, a raccontarci”. 

La ventisettenne è tornata a casa con i genitori intorno alle tre. Nessuna misura cautelare è stata presa nei confronti di Gheormescu, che pure è stato ascoltato a lungo dai carabinieri. Al momento del ritrovamento non sono stati rilevati segni di costrizione, ma gli accertamenti proseguiranno e la giovane potrebbe essere nuovamente sentita nelle prossime ore.