Quando il suo corpo è stato riesumato Saman indossava gli abiti della notte della scomparsa, il primo maggio del 2021. Il corpo è stato trasferito ad un laboratorio scientifico di Milano dove verrà sottoposto alla autopsia legale.
Il procuratore capo di Reggio Emilia Gaetano Paci ha spiegato i particolari della riesumazione.
“È emerso un corpo sostanzialmente integro, che si è ben conservato considerata la profondità nella quale è rimasto interrato per oltre un anno e mezzo. Indossava gli stessi abiti al momento dell’interramento."
L’analisi scientifica consentirà di eliminare ogni dubbio residuo riguardo l’identità dei resti.
“Ora si tratta di verificare l’integrità degli organi interni, perché attraverso e su di essi saranno svolte le indagini di tipo autoptico per capire esattamente l’identità del corpo stesso. Certo è che il contesto in cui il corpo è stato ritrovato e anche qualche elemento peculiare già consentono di formulare una probabilità di identificazione, ma la prova regina è quella del Dna e solo attraverso una comparazione positiva sarà possibile dire che si tratti del corpo di Saman.”
Dopo mesi di vane ricerche, è stato lo zio Danish Hasnain, sui cui vestiti era stato trovato il Dna della ragazza, a rivelare il punto dove Saman era stata sepolta.
Hasnain, i genitori della ragazza e due cugini stanno venendo processati per omicidio e per occultamento di cadavere.
Il padre, Shabbar Abbas è stato arrestato in Pakistan e si trova in carcere a Islamabad in attesa di estradizione, la madre è ancora latitante.
La Croce Verde ha trasferito il corpo di Saman al laboratorio di medicina legale dell’Università di Milano diretto dalla dottoressa Cristina Cattaneo, nominata dalla Corte d’Assise di Reggio Emilia quale perito.
Le conclusioni delle analisi scientifiche eseguite sul corpo della ragazza si prefiggono di accertare le cause ed il momento della morte, oltre a determinare se il decesso è avvenuto in seguito a lesioni o per avvelenamento.
La procura ha aperto un secondo fascicolo di indagini sul delitto, in quanto si sospetta che la famiglia Abbas abbia ricevuto un aiuto esterno per riuscire a fuggire in Pakistan.