ROMA - Emanuela Orlandi sarebbe sepolta sotto Castel Sant’Angelo, assieme a Mirella Gregori: a sostenerlo è un ex carabiniere, Antonio Goglia, impiegato comunale di San Giorgio a Cremano, che ha inviato una lettera al sostituto procuratore Stefano Luciani, incaricato di riaprire le indagini sul mistero Orlandi.

A rivelarlo, qualche giorno fa è stata la rivista Italia Oggi, che ha pubblicato anche degli stralci della lettera del carabiniere. “Vi comunico – scrive Goglia al magistrato - che nei sotterranei del Castel Sant’Angelo, dietro una porta rinforzata, dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La struttura dovrebbe ricadere sotto l’Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo”.

Parlando con la rivista, l’ex carabiniere si sofferma a lungo sulla centralità del canone 1058 nella vicenda che riguarda la sparizione delle due ragazze: “Il codice, che impone il celibato sacerdotale - dice - è stato confermato dall’attuale norma canonica del 1983, anno dei sequestri della Orlandi e della Gregori. Quel codice – scrive il carabiniere - serve a far comprendere immediatamente cosa vogliono i sequestratori: l’abolizione del celibato sacerdotale, canone 1058, altrimenti avrebbero ucciso la Orlandi e la Gregori”. L’ex militare invita infine i magistati a visionare del materiale fotografico “che andrebbe ricercato ed esibito al grande pubblico”. 

Le rivelazioni hanno però scatenato una rezione molto dura da parte del fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, secondo il quale quanto sostenuto dall’e carabiniere sarebbe “pura follia. Com’è possibile che gli venga data tutta questa attenzione?”, si chiede oggi Pietro, che sostiene di conoscere Goglia da anni. “E’ uno che racconta frottole”, assicura Orlandi. “Già in passato - ricorda - aveva scritto in procura, ogni volta con ipotesi senza riscontri, ipotesi completamente diverse tra loro. E’ passato, come movente, dalla teologia della liberazione, ai preti pedofili di Boston, al terrorista Carlos, ai Marrani e altri”. Secondo il fratello di Emanuela Orlandi, “il suo intento è apparire su un articolo. Secondo Piero Orlandi, “il fatto allucinante è proprio che tutti gli vanno dietro - ribadisce , e questo crea la solita confusione. Poi in un momento particolare come questo è assurda questa cosa, veramente assurda”.