NAPOLI – La situazione nel Parco nazionale del Vesuvio resta critica a causa di un incendio di vaste proporzioni, sviluppatosi nel tardo pomeriggio di venerdì, con un fronte di circa tre chilometri.

Le operazioni di spegnimento sono proseguite per molte ore con l’impiego di quattro Canadair e diversi elicotteri, mentre sul terreno vigili del fuoco, Esercito e squadre di protezione civile hanno lavorato molte ore per contenere le fiamme.

Sul versante della riserva naturale del Tirone, verso il mare, il rogo è stato messo sotto controllo sabato pomeriggio. Sono rimasti alcuni focolai attivi nell’area di Terzigno, sul Monte Somma, dove il fuoco è stato molto intenso. In totale, sono stati impegnati più di 150 operatori tra forze dell’ordine, militari e volontari.

Secondo la Protezione civile, dall’inizio dell’emergenza sono andati distrutti oltre 500 ettari di vegetazione. È stata decretata l’emergenza nazionale e avviata la mobilitazione straordinaria. 

Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento, ma non si esclude l’ipotesi dolosa. Le operazioni di spegnimento sono rese più complesse dalle condizioni meteorologiche: il Centro Funzionale della Regione Campania ha emesso un avviso per ondate di calore, con temperature elevate che favoriscono la propagazione delle fiamme.

Il presidente del Parco nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca, ha espresso preoccupazione per l’evolversi della situazione, sottolineando l’importanza di proteggere il patrimonio naturale e la sicurezza dei residenti.

La riserva del Tirone ha subito danni stimati in circa 40 ettari, pari al 4% della sua superficie complessiva. Dopo lo spegnimento completo dei roghi sarà avviata la bonifica del territorio, considerata una fase cruciale per il recupero ambientale.

Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ricordato in un messaggio sui social che il governo, tramite il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, segue costantemente la situazione. Tajani ha ringraziato volontari, Protezione civile, Vigili del fuoco, sindaci e Prefetto di Napoli per l’impegno nella gestione dell’emergenza.

L’incendio sul Vesuvio si aggiunge a una serie di roghi che nelle ultime settimane hanno interessato varie aree del Sud Italia, complicando ulteriormente il lavoro delle squadre antincendio. L’attenzione resta alta, con il timore che le temperature previste nei prossimi giorni possano ostacolare le operazioni di spegnimento e aumentare il rischio di nuovi focolai.