ROMA - Roma si prepara ad accogliere tra massime misure di sicurezza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita in Italia per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa. Il leader, ormai da un anno in felpa e mimetica, vedrà il presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni.  

La questura di Roma ha varato un piano sicurezza che prevede anche la no fly zone e il divieto di sorvolo per i droni. Previsto l'impiego di artificieri, elicotteri e tiratori scelti. Verranno effettuate bonifiche e controlli anche nel sottosuolo, saranno sorvegliati il Tevere e i parchi, dove la vigilanza sarà assicurata anche dal reparto a cavallo, mentre il controllo dal cielo sarà realizzato con gli elicotteri della Polizia. In campo anche le unità antiterrorismo di polizia e carabinieri. 

Successivamente andrà da papa Francesco, nel pieno di quella “missione di pace” avviata dal Vaticano ma dai contorni ancora del tutto riservati.  La stessa Santa Sede continua a parlare di un incontro “possibile”, anche perché basterebbe una parola di troppo o un segnale frainteso per ostacolare qualunque tentativo di aprire un canale di dialogo tra Kiev e Mosca. 

Sul fronte bilaterale, sarà il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ad accogliere Zelensky a Ciampino e accompagnarlo al Quirinale, dove sarà ricevuto da Sergio Mattarella di ritorno dalla Norvegia. È stato proprio il capo dello Stato a intervenire spesso nell'ultimo anno per spiegare all'opinione pubblica italiana, sempre più divisa, la necessità di sostenere l'Ucraina nella guerra contro l'invasore anche con l'invio di armi. Il tema delle forniture sarà sul tavolo dell'incontro tra il leader ucraino e Meloni, il secondo in meno di tre mesi dopo la visita a Kiev della presidente del Consiglio alla vigilia del primo anniversario dell'attacco russo. 

Non ci sarà l'altro vicepremier, Matteo Salvini: “Non sono né premier, né ministro degli Esteri”, ha precisato lo stesso leader leghista, dando tuttavia la sua disponibilità come ministro delle Infrastrutture a lavorare per la ricostruzione. “Ci sono aziende italiane che non vedono l'ora di poter dare il loro contributo”, ha aggiunto Salvini: 600 quelle che hanno mostrato interesse nella recente Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina il 26 aprile scorso all'Eur. 

Zelensky concluderà la sua giornata romana con un'intervista in diretta tv alla trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa, prima di volare in Germania. Anche Berlino ha infatti rafforzato le proprie misure di sicurezza, senza tuttavia confermare ufficialmente l'imminente visita del presidente ucraino che, stando a indiscrezioni di stampa, domenica mattina sarà ricevuto dal cancelliere Olaf Scholz e dal presidente Frank-Walter Steinmeier. Per poi recarsi ad Aquisgrana per ricevere il Premio Carlo Magno conferito quest'anno al popolo ucraino e al suo presidente.