CANBERRA - La mossa arriva mentre crescono le pressioni che chiedono la sua sostituzione, viste le tensioni create dalle sue critiche passate e il nuovo mandato di Trump alla Casa Bianca.
Rudd, nominato ambasciatore nel 2022, aveva descritto Trump come un “problema per il mondo” e un “traditore dell’Occidente”. In un tweet del 2020, Rudd aveva attaccato Trump per aver trascinato “America e democrazia nel fango” e per aver fatto uso della religione per giustificare violenze, dichiarazioni che sono state ora cancellate con un gesto formale di rispetto istituzionale.
Il ministro degli Esteri Penny Wong ha confermato che i commenti di Rudd sono stati eliminati per evitare che le sue opinioni fossero interpretate come rappresentative del governo australiano. Wong ha sottolineato che Rudd è impegnato a collaborare con Trump per rafforzare l’alleanza tra Stati Uniti e Australia.
Ai commenti negativi di Rudd vanno, peraltro, aggiunti quelli del primo ministro Anthony Albanese chein passato aveva espresso critiche nei confronti di Trump, affermando che trovava preoccupante la comunicazione politica via Twitter dell’ex presidente. Incalzato in merito, Albanese ha preso le difese della nomina di Rudd, definendolo un ambasciatore eccellente.
Alcuni esponenti politici, come il ministro ombra dell’Ambiente Jonathon Duniam, mettono in dubbio la capacità di Rudd di rappresentare efficacemente l’Australia, considerando i suoi commenti passati. Lara Trump, cognata del presidente eletto, ha inoltre dichiarato che potrebbe essere difficile per qualcuno che ha criticato Trump mantenere un ruolo di ambasciatore.
Rudd ha recentemente moderato i toni, notando una maggiore disciplina nella campagna di Trump, ma non è ancora chiaro se le sue dichiarazioni passate possano venire dimenticate o, invece, compromettere il suo incarico diplomatico.