SYDNEY - Intervendendo in videoconferenza da Washington allo International Strategic Forum tenuto a Sydney, Rudd ha sottolineato l'importanza della relazione tra Australia e Stati Uniti.

Negli anni passati, Rudd aveva definito Trump un “diota del villaggio” e un “traditore dell'Occidente”, ma ora ha adottato un approccio più diplomatico. “Qui in ambasciata abbiamo lavorato duramente per prepararci a questo momento. Siamo pronti”, ha affermato. Ha aggiunto che il governo australiano è impegnato a rafforzare il partenariato economico e di sicurezza con l’amministrazione Trump.

Recentemente, Rudd ha moderato la sua retorica verso Trump, riconoscendo una maggiore disciplina nella sua campagna rispetto al passato. Ha inoltre eliminato post critici sui social media, spiegando che la decisione è stata presa “per rispetto dell'ufficio del Presidente degli Stati Uniti”. Tuttavia, un post ambiguo di Dan Scavino, vice capo di gabinetto di Trump, ha lasciato intendere che la posizione di Rudd potrebbe essere in pericolo.

Durante il forum, Rudd ha affrontato le preoccupazioni sul futuro del partenariato AUKUS sotto la nuova amministrazione Trump. Ha evidenziato come l’acquisto di sommergibili nucleari dagli Stati Uniti rappresenti un accordo importante per la difesa e per l'industria. “L’Australia è un alleato impegnato e prezioso”, ha dichiarato, sottolineando il ruolo cruciale dell'alleanza per la sicurezza nell’Indo-Pacifico.

Nonostante le passate critiche all'accordo AUKUS, descritto come “un disastro strategico”, Rudd ha ribadito l'importanza di collaborare per garantire la pace e la sicurezza nella regione.