KIEV – Russia e Ucraina torneranno in queste ore a sedersi al tavolo dei negoziati. Come ha anticipato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky i colloqui di pace tra le delegazioni di Mosca e Kiev si terranno sempre a Istanbul, dopo che durante gli ultimi due incontri non è stato possibile porre fine alla guerra tra i due Paesi.
“La nostra delegazione - scrive Zelensky su X - sarà guidata da Rustem Umerov e comprenderà rappresentanti dell’intelligence ucraina, del ministero degli Esteri ucraino e dell’ufficio della presidenza”.
“Il segretario del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa nazionale dell’Ucraina, Rustem Umerov (ex ministro della Difesa), ha riferito sull’attuazione degli accordi raggiunti nel secondo incontro con la parte russa a Istanbul, nonché sull’accordo di tenere un nuovo incontro nel prossimo futuro - prosegue il post -.
L’Ucraina è pronta a lavorare nel modo più produttivo possibile per garantire la liberazione della nostra gente dalla prigionia e il ritorno dei bambini rapiti, per fermare le uccisioni e preparare un incontro dei leader volto a porre fine a questa guerra. La nostra posizione è assolutamente trasparente. L’Ucraina non ha mai voluto questa guerra ed è la Russia che deve porre fine al conflitto che ha iniziato”.
“Ho ricevuto rapporti sulle fasi completate degli scambi di prigionieri e su quelle attualmente in preparazione”, annuncia Zelensky. “Ci aspettiamo che diversi turni di scambi vengano effettuati in conformità con gli accordi raggiunti nel secondo incontro di Istanbul. Continuiamo, inoltre, altri sforzi per garantire il rilascio dei nostri connazionali, sia personale militare che civili”. Finora, lo scambio di prigionieri è stato l’unico risultato concreto degli ultimi incontri.
“Durante questa primavera ed estate, siamo riusciti a intensificare in modo significativo il processo di scambio. Tra coloro che sono stati liberati dalla prigionia vi sono persone che risultavano disperse, così come coloro che erano detenuti nelle prigioni e nei campi russi già prima dell’inizio della guerra su vasta scala”, prosegue Zelensky, spiegando che sono state presentate “relazioni specifiche” sulle misure di riabilitazione per i cittadini liberati e sulle indagini relative ai crimini commessi contro i prigionieri di guerra ucraini.
“Non abbiamo motivo per aspettarci svolte magiche, risultati difficilmente possibili nella situazione attuale” ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Siamo onesti, la questione è così complicata che è già un successo raggiungere accordi sullo scambio di prigionieri o sulla restituzione delle salme”, ha affermato.